Dalla Sardegna alla California: la tecnologia di Radoff sbarca a Los Angeles
Dalla Sardegna alla California: la tecnologia di Radoff sbarca a Los Angeles – La startup specializzata nella lotta al gas Radon e all’inquinamento indoor ha aperto una filiale oltre Oceano.
Dalla Sardegna alla California: la tecnologia di Radoff sbarca a Los Angeles – Dalla Sardegna agli Stati Uniti d’America per combattere l’inquinamento indoor e difendere la salute delle persone.La tecnologia targata Radoff sbarca in California. La startup innovativa fondata nel 2018, con sede a Calangianus (in provincia di Sassari) e Bologna, ha ufficializzato l’apertura di una nuova filiale nella città di Los Angeles.
Mission dell’azienda è quella di realizzare dispositivi smart ed efficaci in grado di abbattere il gas Radon e gli altri principali inquinanti indoor che vengono respirati quotidianamente nelle private abitazioni, sui luoghi di lavoro, negli edifici pubblici come scuole, ospedali, etc.
Il Radon, un gas nobile, all’aria aperta si disperde rimanendo ‘innocuo’ ma all’interno degli edifici può raggiungere concentrazioni elevate diventando una minaccia per chi lo respira.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha infatti classificato il Radon come gas cancerogeno di grado 1. Il 10% dei tumori polmonari sono dovuti all’inalazione di gas Radon nel lungo periodo che causa ogni anno migliaia di decessi in tutto il mondo: 4.500 solo in Italia; 20mila in tutta Europa; 21mila negli Stati Uniti.
I dispositivi realizzati da Radoff tuttavia combattono l’inquinamento indoor a 360 gradi e offrono un’azione efficace anche contro altri inquinanti come le polveri sottili: un grande pericolo per la salute, responsabili solamente In Italia di circa 70mila decessi l’anno.
Infine, tra i nemici invisibili che si nascondono in ambienti chiusi, c’è l’anidride carbonica.
Viene considerata un ottimo indicatore generale della qualità dell’aria indoor perché è un parametro che aumenta in modo esponenziale rispetto agli altri inquinanti favorendo la diffusione di virus e batteri.
Radoff ha all’attivo 4 brevetti internazionali: in questi quattro anni la startup si è avvalsa di partnership prestigiose, incluso un trasferimento tecnologico in atto con il CERN di Ginevra e una collaborazione con la Società Italiana di Medicina Ambientale per la divulgazione scientifica delle ricerche.
Possiede inoltre accordi in ospedali e case di cura e accordi strategici per aprirsi ai mercati internazionali come quello con EliquidMEDIA International (distribuzione in Canada e Nord America) e InvVal Capital (commercializzazione in Messico e America Latina).
Da sempre si interfaccia con organi universitari come Sardegna Ricerche dell’Università degli studi di Cagliari o il CubAct dell’Università di Sassari.
Altre importanti realtà hanno creduto in Radoff investendo direttamente in equity nella nostra società tra cui Intesa San Paolo SPA, CDP Venture Capital SGR, Boost Heroes, Invitalia Smart & Start, il progetto VeniSIA. Tre i dispositivi di punta: Radoff Sense, Radoff City e Radoff Life.
“La California – spiega Domenico Cassitta, fondatore e Ceo di Radoff – è considerata la patria delle startup innovative con particolare attenzione al tema dell’inquinamento indoor. Possiamo già contare sulla presenza di importanti investitori americani che stanno entrando in Radoff Inc.
Il lancio ufficiale del nostro prodotto più significativo (Radoff Life) è previsto a gennaio 2023 attraverso la prossima edizione del CES (Consumet Technology Association) di Las Vegas in Nevada.
Si tratta della fiera più grande al mondo per la tecnologia di consumo in cui ogni anno vengono presentate le novità più rilevanti in campo tecnologico.
E’ la vetrina più ambita in cui lanciare il proprio prodotto o servizio poiché offre una grande visibilità e opportunità uniche.
Attraverso le nostre tecnologie, intendiamo sensibilizzare le persone sull’importanza della qualità dell’aria interna.
La maggior parte del nostro tempo la trascorriamo in luoghi chiusi come la casa, la sede di lavoro o la scuola. Trattandosi di ambienti familiari ci sentiamo al sicuro ma purtroppo è proprio in questi spazi in cui i valori degli inquinanti raggiungono i livelli più critici.
Tenere sotto controllo costantemente questi valori è il primo passo per salvaguardare la nostra salute e quella delle persone a noi vicine”