Continua il dialogo interreligioso alla Chiesa di Scientology
Dialogo interreligioso alla Chiesa di ScientologyNella serata di martedì 27 nella cappella della Chiesa di Scientology a Cagliari, si è tenuta una conferenza dal titolo “La vita tra le vite” nel contesto delle attività del gruppo civico Interazione.
“La vita tra le vite”
L’incontro, accolto a braccia aperte dalla Chiesa di Scientology in nome dell’amicizia coi fedeli di altre religioni, è stato particolarmente incentrato sulla visione del ciclo della vita secondo la saggezza dei Veda.
È stata l’occasione per mettere in luce i numerosi punti di convergenza tra le due religioni, Scientology e Hare Krishna:
soprattutto sull’importanza dell’aspetto spirituale e religioso nel cambiamento dell’uomo, in primo luogo, quindi della società e nella ricerca dei valori che portano al rispetto dei diritti di tutti e, come fine ultimo, della pace.
Un concetto, questo, totalmente condiviso anche nelle scritture di L. Ron Hubbard, fondatore della religione di Scientology, il quale esprime in moltissime occasioni la necessità di creare un ambiente pacifico e basato su tolleranza e rispetto reciproci.
Hare Krishna
Particolarmente interessante il concetto spiegato molto chiaramente dal monaco degli Hare Krishna, Sripada Bhaktivedanta Mahavir Maharaja (nome spirituale del monaco) secondo cui ciò che abbiamo compiuto nella vita passata sarà bagaglio nella successiva.
“L’anima è eterna non muore con il corpo ma ne avrà uno nuovo per vivere una nuova vita”.
E’ qui che interviene il Karma per cui se hai fatto bene, nella nuova vita le condizioni saranno migliori, se hai fatto male peggioreranno.
In questo contesto ha spiegato i 5 livelli di consapevolezza che gli esseri viventi attraversano durante il ciclo delle vite fino ad arrivare all’unione trascendentale con Dio e, quindi, alla conclusione del ciclo di vita e morte, che è ciò a cui dovrebbe aspirare chiunque viva la vita alla ricerca della spiritualità.
Scientology
Concetti riguardo i quali anche gli Scientologist hanno familiarità:
l’individuo è un essere spirituale immortale ed attraverso un cammino di conoscenza può aumentare la consapevolezza riguardo la vita.
La risposta alle domande più profonde dell’esistenza chiaramente richiede un lavoro introspettivo, una vera e propria avventura alla ricerca di se stessi finanche alla comprensione di Dio.
Al termine dell’interessantissima conferenza, c’è stato lo spazio per alcune domande dal pubblico alle quali il monaco ha risposto arricchendo quanto detto in precedenza.
L’occasione ha ancora una volta dimostrato che nella diversità si può trovare arricchimento, ancor più in un occasione come questa in cui sono stati trovati anche punti di affinità.
Indubbiamente il messaggio di vivere la spiritualità prescindere dal cammino intrapreso, risulta essere un grande segno di amicizia e questo è ciò di cui ha bisogno la nostra società.