Gioco pubblico: riprende il terrestre.La graduale ripresa dei casinò fisici non fiacca l’online, che continua a registrare ottime prestazioni in termini di raccolta e spesa
Gioco pubblico: riprende il terrestre. Mentre si aprono spiragli di ripresa per le sale fisiche da gioco in Italia, indebolite nell’ultimo triennio dagli effetti – anche postumi – della pandemia, l’online continua a trainare il mercato dei giochi a distanza in Italia, con numeri che, nonostante le riaperture delle sedi terrestri, continuano a registrare alte percentuali di spesa, con buone entrate e incassi, rispettivamente per l’Erario e per gli operatori legali attivi sul mercato.Va chiarito che la percentuale di spesa nel settore fa riferimento al totale delle giocate (raccolta), al netto delle vincite, e, nel caso dell’online, tale valore può subire delle variazioni in rapporto al gioco fisico, perché, nel caso delle piattaforme a distanza, il payout, ovvero la restituzione in vincite al giocatore, appare più elevato.
Un confronto con le stime derivanti dagli introiti delle sedi terrestri deve dunque tenere conto di questa sostanziale differenza. In questo modo comunque si spiega il perché a fine 2021 la spesa totale nel gioco pubblico sia stata pari ai 15 miliardi di euro, e dunque non ai livelli del periodo precedente al Covid, quando questa sfiorò i 19,5 miliardi, a parità di raccolta. Sebbene in modo indiretto, appare chiaro che le giocate online abbiano superato quelle a distanza, pesando proprio con i loro più alti livelli di payout.
A incidere sul fenomeno, vanno aggiunte le caratteristiche tipiche del comparto a distanza, come i bonus e le promozioni che i migliori casinò online legali offrono ai propri utenti, e che rappresentano un’altra sostanziale differenza tra canali, percepita come un vantaggio dagli appassionati del gioco.
Tornando ai numeri più recenti, aggiornati all’agosto del 2022, dunque non si arresta la crescita del gioco pubblico in Rete. Soltanto nel mese di riferimento la spesa ha superato i 170 milioni di euro, ed è cresciuta di 6,4 punti percentuali dal luglio 2022 e del 27,4 per cento dall’agosto del 2021, con Lottomatica, Sisal, Snai Tech a dominare la classifica, seguiti di misura dai concessionari Pokerstars e Starcasinò. I dati, elaborati da Agimeg (Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco) sulla base dei numeri forniti dai concessionari stessi e dai bollettini del Dipartimento delle Finanze, fanno riferimento al solo comparto legale, e dunque ai soli operatori in possesso di regolare licenza ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ex AAMS) che regola i giochi per conto dello Stato.
Nel frattempo, come si è detto, dal lato delle sedi terrestri e – sempre in riferimento al solo gioco autorizzato – arrivano segnali di ripresa importanti: il Casinò di Sanremo, nonostante i rincari energetici, ha incassato nel mese di agosto 5 milioni e 380 mila euro, con una crescita del 14 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e con oltre 25mila visitatori. Anche per un’altra delle quattro sale da gioco attive in Italia, insieme a Saint Vincent e Campione d’Italia, ovvero lo storico Casinò di Venezia, è stata un’estate positiva, con più di 46 mila ingressi ad agosto e con un incasso di oltre 7 milioni di euro, quasi il 10 per cento in più dello scorso anno, nello stesso periodo di riferimento.
La situazione generale, anche per il comparto fisico, sembra così avere superato lo stallo dovuto alla pandemia. Chissà se dunque anche la Sardegna, come si è spesso ipotizzato ma mai concretizzato, seguirà la sfida di vedere realizzata nei propri territori una sala da gioco sul modello di quelle storiche già presenti in Italia.
Gioco pubblico: riprende il terrestre