Su un totale di quattordici incendi divampati in data 21 settembre sul territorio regionale, se ne segnalano due per la cui soppressione il Corpo forestale ha fatto ricorso ai mezzi aerei del sistema regionale antincendio
La giornata odierna si chiude, alla voce “incendi divampati”, con un bilancio dalle tinte fosche (e non solo metaforicamente, date le ingenti quantità di fumo salite in cielo e dimostratesi in grado di investire interi territori): oltre 50 gli ettari in fumo in Sardegna.Il rogo di maggiori proporzioni si è verificato nelle campagne di Flussio (OR), in località “Suelzolu”: la forza distruttrice delle fiamme si è abbattuta su una superficie di circa 30 ettari di pascolo nudo e di circa 2 ettari di pascolo alberato. Le operazioni di spegnimento (terminate alle ore 16.00) sono state coordinate dalla Stazione del Corpo Forestale di Bosa, coadiuvata dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Bosa e Fenosu. In supporto anche quattro squadre dell’Agenzia Forestas (cantieri di Bosa, Montresta e Tresnuraghes), tre della Compagnia barracellare di Tinnura, Suni e Modolo e una dei Vigili del Fuoco di Macomer.
La provincia del Sud Sardegna, e più nello specifico il comune di Villanovafranca, piange invece i 20 ettari di coltivi e incolti dilaniati dal fuoco in località “Bruncu Perdu Murgia”. Fondamentale per evitare danni ancor più ingenti il provvidenziale intervento della Stazione del Corpo Forestale di Barumini, coadiuvata dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Fenosu e Villasalto.
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