Da una parte la Giunta Regionale con una discutibile strategia di marketing turistico in salsa fantasy, pagata oltre 2 milioni di euro, dall’altra l’ennesimo fallimento sui trasporti, questa volta in tema di continuità territoriale e di collegamenti da e per la Sardegna.
Chi ieri ha guardato i 90 secondi dello spot commissionato dalla regione è rimasto a bocca aperta, non solo per le gesta del mamuthone in stile baywatch ma anche per la scelta di avviare una campagna promozionale di questo tipo dopo una stagione nella quale non sono mancati i turisti ma ad esser totalmente assente è stato il supporto del governo regionale alle politiche legate al turismo, con discutibili finanziamenti di grandi e piccoli eventi che impegnano per tre anni tutte le risorse disponibili.
Si continua a vendere una Sardegna trasfigurata (ricordate i camerieri in costume?) mentre i collegamenti aerei (come quelli navali) la rendono inaccessibile. Bandi pronti che vengono accantonati, proroghe e nuovi bandi fatti male, compagnie aeree che arrivano poi scappano, costi insostenibili per residenti e ovviamente anche per non residenti, con gli emigrati sardi tra questi. E una stagione 2023 già compromessa per l’impossibilità di prenotare voli aerei.
Se poi qualcuno chiede conto dei comportamenti la colpa prima è dei governi regionali precedenti, poi dei governi nazionali, di qualsiasi colore anche quelli considerati “amici”, poi dell’Europa. E dopo 3 anni, così come avviene per la sanità, la situazione diventa ingestibile, la confusione in Regione regna e oltre ai danni ci ritroviamo anche la beffa di una strapagata campagna pubblicitaria che sembra l’apoteosi del trash.
Silvio Lai, capolista Pd Sardegna Camera dei Deputati