Ultimi appuntamenti per la rassegna itinerante Mare e Miniere. Venerdì a Monserrato, sabato a Pula e domenica a Iglesias “Cainà”, il cineconcerto con le musiche di Mauro Palmas. E il 24 sipario finale con “Il Divino Cammino” nei giardini di Villa d’Orri.
Volge al termine la lunga estate di Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica popolare, quest’anno alla sua quindicesima edizione, promossa dall’associazione culturale Elenaledda Vox con la direzione artistica di Mauro Palmas. Ed è proprio il compositore e strumentista cagliaritano, artista tra i più noti e apprezzati del panorama musicale sardo, il protagonista degli ultimi appuntamenti in cartellone (tutti, come sempre, con ingresso gratuito): venerdì 16 a Monserrato (alle 20.30 nella sede dell’associazione Paùly Onlus, in via del Redentore 216), sabato 17 a Pula (alle 21 in Casa Frau) e domenica 18 a Iglesias (alle 19 al Centro culturale ARCI in via Cattaneo), Mauro Palmas sarà infatti di scena con “Cainà“, il cineconcerto con la sua nuova colonna sonora eseguita dal vivo sulle immagini in bianco e nero dello storico film di Gennaro Righelli girato in Sardegna nel 1922. Sabato 24 settembre Mauro Palmas è invece atteso in mattinata – con inizio alle 11.30 – nei giardini di Villa d’Orri, nei pressi di Sarroch, per ripercorrere “Il Divino Cammino”, l’originale lettura fra teatro e musica della Divina Commedia, che lo vede insieme all’attore, regista e autore veneto Alessandro Anderloni: un progetto nato tre anni fa dall’incontro dei due artisti, un percorso fisico e spirituale, poetico e musicale attraverso l’opera del Sommo Poeta.Già autore delle musiche per la copia di “Cainà“ restaurata nel 1995, quest’anno, in occasione del centenario del film, Mauro Palmas ha ripreso e in parte riscritto la sua colonna sonora, che ha proposto per la prima volta lo scorso giugno ad Aggius e poi in una serie di repliche (la più recente lo scorso 19 agosto a Bosco Chiesanuova, in provincia di Verona, come evento inaugurale del ventottesimo Film Festival della Lessinia); con lui al liuto cantabile, alla mandola e al mandoloncello, gli stessi compagni di viaggio delle tre serate in programma questo fine settimana: Alessandro Foresti al pianoforte e Marco Argiolas al sax e al clarinetto.
La storia del cineconcerto inizia col ritrovamento nella Cineteca di Praga, nel 1990, dell’unica copia sopravvissuta di “Cainà“, ovviamente muto e in bianco e nero, con titoli e didascalie in ceco. Proiettata una prima volta alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone nel 1991, la pellicola venne quindi restaurata per iniziativa della Cineteca Sarda e quella del Friuli, e presentata a Cagliari in questa nuova veste, il 23 novembre 1995; a impreziosire e ampliare l’emozione delle immagini, la musica dal vivo di Mauro Palmas alla testa di un ensemble che vedeva Riccardo Tesi all’organetto diatonico, Silvano Lobina al basso, Alberto Pisu alle percussioni, e un quartetto d’archi. Al grande successo del cineconcerto, che negli anni successivi avrebbe contato numerose repliche sia in Italia che all’estero, seguirono la pubblicazione del film su videocassetta e delle musiche su cd.
Interpretata dall’attrice Maria Jacobini, la protagonista del film di Gennaro Righelli, Cainà, è una ragazza di un paesino della Sardegna che sogna di fuggire verso nuovi orizzonti. L’occasione si presenta quando vicino al paese approda un bastimento reduce da una difficile traversata; Cainà si nasconde nella stiva finché, ripreso il viaggio, una tempesta mette in pericolo la navigazione. Il capitano, Pietro, si invaghisce di lei e tenta di sedurla. Arrivata in continente, Cainà viene accolta in modo ostile dalla madre e dalle sorelle dell’uomo; scampata a un altro tentativo di violenza da parte del capitano, la ragazza ritorna al suo paese, in Sardegna, dove però la sua fuga ha lasciato conseguenze tragiche in famiglia: il padre, che era andato a cercarla durante la tempesta, è morto colpito da un fulmine, e il pastore Agostineddu, il suo corteggiatore, è impazzito. Ripudiata dalla madre e dal paese, Cainà fugge nuovamente verso il mare ma, colpita da un sasso scagliato da Agostineddu, si getta sulle rocce sferzate dalle onde.
Su questa trama dai toni drammatici, tutta affidata alle immagini in bianco e nero e alle capacità attoriali degli interpreti, Mauro Palmas ha cucito e ricamato una coinvolgente colonna sonora dai forti aromi mediterranei, mescolando in una riuscita combinazione echi e sonorità della tradizione isolana con ritmi e suggestioni di quella araba e maghrebina: una formula alla base anche della nuova veste musicale di “Cainà” in programma questo venerdì a Monserrato, sabato a Pula e domenica a Iglesias.