Elezioni del 25 settembre, OPI SASSARI: “Onorevoli, è il momento di dare risposte concrete e fare un nuovo focus sulla professione infermieristica”.
OPI Sassari chiede ai nuovi Parlamentari e Senatori sardi una presa di posizione sui temi della salute e dell’assistenza Seguendo lo slancio della FNOPI, Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, anche OPI Sassari intende prendere una posizione chiara e formulare delle specifiche richieste rivolte ai nuovi Parlamentari e Senatori Sardi, in occasione delle elezioni del 25 settembre.
“Lo facciamo a margine dell’emergenza pandemica che ha messo a dura prova l’intero sistema salute sardo – spiega Gianluca Chelo, presidente OPI Sassari – dove gli infermieri hanno ampiamente dimostrato resilienza e una preparazione di primo livello che ci conferma come spina dorsale portante della sanità. Intendiamo, però, richiedere alla politica di fare delle scelte precise, mirate a un cambio passo che possa dare a cittadini e pazienti risposte chiare e adeguate ai bisogni di salute e assistenza”.
Tra i problemi più urgenti e impattanti c’è la costante carenza di personale infermieristico: in Sardegna si stima manchino oltre 5000 infermieri. Un dato, questo, con conseguenze disastrose e che richiede un nuovo approccio alla professione, tale da renderla ambita e appetibile anche ai neodiplomati. Non si tratta solo di aumentare i posti disponibili all’interno dei corsi di laurea ma di dare delle certezze professionali che portino la professione fuori dallo stallo in cui si trova da diversi anni.
“Ecco perché – prosegue Chelo – facciamo una richiesta chiara ai nuovi Parlamentari e Senatori Sardi, ricalcando quanto espresso dalla FNOPI e correlandolo alle esigenze rilevate sul territorio e chiediamo:
– Valorizzazione e incremento della base contrattuale e riconoscimento economico dell’esclusività delle professioni infermieristiche;
– Riconoscimento all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza della branca specialistica assistenziale per dare uniformità di prestazioni, con l’istituzione delle competenze specialistiche;
– Valorizzazione della formazione Universitaria degli infermieri, con l’istituzione di Lauree magistrali da indirizzo clinico e scuole di specializzazione;
– In Sardegna, accelerare la riforma di sanità territoriale, tenendo conto della centralità dell’infermiere di famiglia e comunità, utile a rimpolpare il territorio con una figura che possa fare da collante tra le periferie e gli hub cittadini;
– Accelerare con l’istituzione e la messa in opera delle Centrali Operative Territoriali e delle case di comunità, veri e propri punti nevralgici tra il territorio e la città, in grado di dare risposte chiare e immediate ai cittadini.
“L’attenzione al sistema salute – conclude Chelo – è attenzione alle persone, ai loro bisogni, alle loro richieste e al loro benessere, alla definizione di una nuova stabilità sanitaria che non ammette più rinvii e non si accontenta delle promesse.
Il sistema salute deve ripartire da una particolare considerazione della professione infermieristica, che non è seconda a nessun’altra professione. Un professione stanca delle pacche sulle spalle che ora pretende risposte chiare, concrete e tangibili dalla classe politica, frutto di una collaborazione continua che esuli dagli spot elettorali”.