Penultima giornata del festival Life After Oil (domani 23 settembre a Villanovaforru)
Tra gli ospiti la regista olandese Ike Bertels con “Desert Paradise”:
documentario che si sofferma su una comunità di una città della Namibia legata all’estrazione di diamanti
Festival Life After Oil
VILLANOVAFORRU. Continua nel paese della Marmilla il festival Life After Oil dedicato ad ambiente e diritti umani.
Dalle 16 alle 18 al campo sportivo ancora un pomeriggio tra divertimento e attività fisica con i tornei di calcio a cinque, beach volley, tennis e fionda.
Alle 18, al Bar Centrale, il primo dei due appuntamenti con le Altre Storie curate da Matteo Mandis. Protagonista lo scrittore Andrea Ferreri per la presentazione del suo libro “Spartak Lecce”.
Al termine, alle 19 in Piazza Costituzione, nuovo momento musicale questa volta in compagnia della cantautrice Daniela Pes.
La partecipazione del musicista e scrittore Giancarlo Onorato, prevista secondo programma, è stata annullata per problemi di salute.
Proiezioni
Proiezioni al via come al solito dopo le 21, aperte dal cortometraggio ucraino “Squared” di Helena Gudkova che gioca con famose opere d’arte e dall’animazione arrivata dalla Tunisia “Edicius” di Emir Haj Salah.
Subito dopo dall’Indonesia “One Place Different Space” di Haris Supiandi, su un capo tribù Dayak, e “Sentience” girato in Cina dall’australiano Elliot J. Spencer.
La serata offre anche “4AM” di Mehdi Fikri, sull’abuso della polizia in Francia in nome dell’emergenza antiterrorismo, “Starched Collars” di Daniel Rodríguez Risco, dal Perù;
e in chiusura il lungometraggio documentario “Desert Paradise” diretto dall’olandese Ike Bertels che si sofferma su una comunità di una città della Namibia legata all’estrazione di diamanti.
All’Istituto Vignarelli di Sanluri con i film riservati agli studenti
Prevista inoltre la seconda delle tre mattinate all’Istituto Vignarelli di Sanluri con i film riservati agli studenti.
Si parte con l’animazione “Tio” del messicano Juan Medina che in stop motion racconta il primo giorno di lavoro di un giovane minatore.
Subito dopo “Home Town” di Zahara Hosseini, dall’Iran, sullo sfruttamento del lavoro umano in una miniera di carbone, e “Big Guy” di Hicham e Samir Harrag, dalla Francia, su un reduce di guerra.
La fitta programmazione prosegue con il mediometraggio documentario “Libya War on the Road” di Lorenzo Moscia, presente al festival, realizzato con materiale girato durante il conflitto del 2011.
In conclusione due lavori di produzione francese: “Suspension Bridge” di Raghu Kondori e l’animazione “Unforgettable” di Alexandre Mougeno, Cintia Sabater Vilchez, Gaelle Renault, Marine Dieval e Méline Pischedda.