Piu (Progressisti): “Sospiro di sollievo per Ge.Na. e altri operatori di sanità privata: le tariffe per le prestazioni saranno rimodulate con un incremento. È stato inoltre deliberato il pagamento del 50% degli oneri derivanti dall’applicazione dell’adeguamento contrattuale alle Rsa e alle strutture di riabilitazione. Ma per la sanità sarda a ogni buona notizia ne restano cento cattive”.
“Abbiamo ottenuto due importanti risultati – annuncia Antonio Piu consigliere regionale dei Progressisti – il primo è che ho ricevuto notizie confortanti rispetto alla rimodulazione delle tariffe per le prestazioni sanitarie che con forza avevo richiesto, a seguito dell’incontro con i lavoratori della Ge.Na., con l’apertura di un tavolo.
Ieri si sono conclusi i lavori e abbiamo ragione di credere che le tariffe saranno aumentate con una nuova deliberazione di Giunta. Dopo la delibera del febbraio 2020 che aveva diminuito le tariffe anche del 20%, ho chiesto l’apertura di un tavolo per rimodularle. Ora siamo arrivati all’obiettivo che darà non soltanto ossigeno, ma una prospettiva più serena a realtà che, come nel caso della Ge.Na. anche a causa delle tariffe più basse rispetto al passato, vedeva il futuro incerto sia per la garanzia del servizio a soggetti fragili e sia per la tenuta occupazionale dei cento dipendenti.
Inoltre grazie all’emendamento che abbiamo presentato con il contributo di tutti i componenti della commissione Sanità, dopo l’approvazione in Aula, lo scorso gennaio, ora è arrivata la deliberazione per il pagamento del 50% degli oneri derivanti dall’applicazione del contratto, dagli incrementi contrattuali per il personale dipendente alle strutture non ospedaliere (Rsa e riabilitative).
É una boccata d’ossigeno per tante realtà che offrono un servizio fondamentale – spiega Piu – e che versano in difficoltà, alcune delle quali hanno una vertenza aperta.
Ma per ogni buona notizia ce ne sono cento cattive per la sanità sarda – denuncia il consigliere sassarese – siamo preoccupati per le generali condizioni in cui versa la sanità pubblica e privata e la denuncia dei giorni scorsi delle sigle sindacali del comparto ci allarma, anche perché su alcuni fronti i tavoli sono stati aperti, ma come già avevo evidenziato lo scorso luglio ai questi devono seguire i fatti”.
Il consigliere dei Progressisti pone l’accento sui alcuni problemi della sanità pubblica: “tra i temi al centro delle principali vertenze della sanità sarda, e del nord ovest in particolare, c’è il reclutamento del personale, la stabilità e la valorizzazione professionale. E poi la realizzazione del Materno infantile e l’ampliamento del pronto soccorso a Sassari, perché è ancora tutto fermo? È necessario dare avvio agli interventi di edilizia sanitaria già finanziati”.
Ma c’è anche la sanità privata: “il settore versa in difficoltà a causa di un sistema di assegnazione dei finanziamenti che ancora una volta evidenzia la disparità tra il Sassarese e altri territori dell’Isola. La gestione di importanti realtà come le strutture psichiatriche di Rizzeddu e la Ge.Na. stessa è diventata complicata e minaccia la tenuta occupazionale.
Non si può continuare a non ascoltare il grido della sanità, spero che dopo il 25 settembre non ci siano più scuse per riprendere i lavori del Consiglio e delle commissioni a pieno regime per dare risposte concrete al comparto”.