La musicista Zoe Pia premiata al festival “Il Jazz italiano per le terre del sisma 2022”: l’artista mogorese ha ricevuto il prestigioso “Premio speciale Il Jazz va a scuola” per il “Little Jazz Festival” da lei ideato e realizzato lo scorso giugno presso gli Istituti Comprensivi di Flesso Umbertiano e Castelguglielmo (RO)
Premiata la musicista mogorese Zoe PiaLa musicista e compositrice Zoe Pia riceve un importante riconoscimento nell’ambito del festival
“Il Jazz italiano per le terre del sistma”,
tenutosi a L’Aquila nelle giornate del 3 e 4 settembre.
L’artista sarda è stata insignita del “Premio speciale Il Jazz va a scuola” per il “Little Jazz Festival” da lei ideato e realizzato lo scorso giugno presso gli Istituti Comprensivi di Flesso Umbertiano e Castelguglielmo in provincia di Rovigo.
“Little Jazz Festival”
Il riconoscimento diventa l’eco di prestigio dell’impegno che ha contraddistinto il progetto “Little Jazz Festival”:
iniziativa unica in Italia nel suo genere, ideata e coordinata dalla musicista mogorese, mirando a sviluppare e divulgare la musica Jazz Patrimonio dell’Unesco e quindi i valori, come l’uguaglianza e la fraternità, che questo genere musicale diffonde.
“È stata per me una sorpresa ricevere la notizia del Premio Speciale indetto dall’Associazione Nazionale ‘Il Jazz va a Scuola’ per il progetto Little Jazz Festival, l’esperimento nato per ovviare allo status di restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria”,
spiega Zoe Pia.
“Lo condivido con chi ha creduto in me, in primis il Dirigente Scolastico Amos Golinelli e i miei colleghi dell’indirizzo musicale e ovviamente con i veri protagonisti, ovvero gli studenti delle classi terze dell’istituto comprensivo di Fiesso Umbertiano a Rovigo;
che hanno manifestato grandi capacità di cooperazione e hanno potuto esprimere le proprie potenzialità.
Ringrazio anche tutta la filiera del jazz italiano che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa concedendo il patrocinio e sono soddisfatta di aver creato un ponte con il Pedras et Sonus Jazz Festival da me diretto in Sardegna, per poter avviare in un futuro prossimo un progetto di tale tipologia ”
Il coinvolgimento degli studenti
Il Little Jazz Festival ha coinvolto gli studenti delle classi seconde e terze che studiano clarinetto, pianoforte, chitarra e flauto traverso, con la partecipazione dei docenti Luigino Paolo Monesi, Franco Massaro e Daniel D’Imperio.
In particolare, i ragazzi delle classi terze dell’indirizzo musicale si sono occupati dei diversi settori che caratterizzano il modello di festival:
ad esempio, la direzione artistica, la direzione di produzione, la comunicazione e le relazioni esterne, e poi la grafica e gli aspetti legati alla logistica.
Gli studenti sono stati anche sul palco i protagonisti degli spettacoli della manifestazione, che ha offerto al pubblico un repertorio prettamente orchestrale, toccando capisaldi della tradizione jazzistica fino ad arrivare a quella polesana, che la professoressa Zoe Pia ha rivisitato per l’occasione.
Inoltre, i concerti sono avvenuti “in sinergia”, grazie alla collaborazione del Conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo, che così ha portato cinque studenti di jazz del Conservatorio a suonare insieme agli studenti dell’orchestra dell’indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo di Fiesso Umbertiano, formata da allievi delle due sedi delle scuole medie di Fiesso Umbertiano e Castelguglielmo.
LE MOTIVAZIONI DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE IL JAZZ ITALIANO:
“Le motivazioni di questo premio si definiscono a partire dall’efficace approccio organizzativo nella creazione, programmazione e realizzazione di un festival jazz, curandone ogni aspetto nei minimi dettagli.
I ragazzi coinvolti hanno lavorato per l’intero anno scolastico in gruppi coordinati dalla professoressa Zoe Pia e sapientemente guidati dai loro insegnanti.
L’accurato lavoro di ricerca, analisi e progettazione prima del festival e la capacità di realizzare e mettere in atto tutto ciò che gravita intorno all’organizzazione dello stesso, hanno messo in luce i punti di forza e la novità del percorso svolto da queste scuole, ‘orchestrato’ in maniera musicale e esemplare:
dalla produzione alla direzione artistica, dalla comunicazione alla grafica, dalle relazioni alla logistica. In altre parole, si è lavorato in maniera spettacolare per creare spettacolo!” [FONTE]