Alla Mostra del cinema di Venezia non solo film ma innumerevoli occasioni per far rete e discutere nuovi progetti. Presentato all’Hotel Excelsior del Lido e inaugurato il prossimo 6 ottobre alla presenza di Stefano Bonaccini, Cineporto dell’Emilia Romagna si disvela come un’opera mastodontica per investimento e visione.
Realizzata dalla regista e imprenditrice Alessandra Stefani (Scarabeo Entertainment): “Il proposito è quello di incrociare i settori dell’industria e della cultura in maniera efficiente e sostenibile”.La struttura si presenta come un un gioiello di innovazione; lenticolare, autoportante, antisismica. Si estende su 1500mq ed è collocata a Fiorano Modenese – a breve distanza da Modena e Bologna – e comprende teatri di posa adatti a produzioni imponenti, tecnologie e software d’avanguardia per la post produzione – tra cui un sistema audio Dolby Atmos che promette prestazioni di altissimo livello.
“L’obbiettivo è ospitare piccole, medie e grandi produzioni internazionali creando sinergie in questa meravigliosa terra. Innamorata di questa regione mi auguro che il progetto catalizzi sempre più produzioni” – così Stefani.
Puntare sulla provincia
La scommessa è spostare l’asse: “Roma rimarrà la patria del Cinema, ma dal punto di vista logistico ormai tutte le industrie sono policentriche e quella cinematografica non fa eccezione. Punto sulla forza della provincia, sperando che questo diventi un polo di riferimento anche per altre regioni” – prosegue la fondatrice.
In luglio il Cineporto ha ricevuto un battesimo speciale; attualmente a Maranello si gira la produzione hollywoodiana su Enzo Ferrari con regia di Michael Mann – che ha usufruito di questi nuovissimi spazi.
“Vedere tanta professionalità riunita e poter far squadra in un posto che era neonato, dove nessuno ha mai operato per far rete, è stato un piacere. L’emozione più grande è stata sentire il silenzio quasi religioso di queste crew da tutto il mondo che facevano ciascuna la propria parte”.
Q&A
Quale risposta si prevede per il territorio?
“É un indotto che si sta costruendo. Le produzioni in regione stanno aumentando esponenzialmente; siamo un luogo in cui esistono infinite storie di persone, automobili e paesaggi che non aspettano che di essere raccontate, ma sarà il mercato a dare il responso”.
Per color correction ed editing si configura la sola possibilità del noleggio sala o avete già individuato dei professionisti con i quali collaborare?
“Il Cineporto è composto da due sale in affitto color e montaggio, camerini trucco e parrucco e 800mq di teatro di posa oscurabile. Abbiamo un database infinito di possibili colorist e montatori, ma le sinergie nasceranno col tempo”.
Un’opera ambiziosa, quella di Stefani, che conclude: “Quando l’industria va ad alimentare la creatività, trovo esattamente il mio scopo”.
A Cura di Tiziana Elena Fresi.