Prestito personale: come si fa a scegliere quello giusto
Quante volte ci è capitato di pensare ad un prestito personale durante il corso degli anni?Magari, essendo poco informati sul tema, abbiamo finito per rivolgerci ad amici e parenti che ci hanno consigliato in base alle loro esperienze private senza però riportare dati oggettivi in merito a un argomento così importante e delicato.
Beh, per scegliere il miglior prestito personale è fondamentale rivolgersi a persone esperte, preparate, professionisti di lungo corso che hanno avuto modo di approfondire il tema sotto ogni punto di vista.
Professionisti come quelli di LoanScouter, una piattaforma online, completamente gratuita, che mette a confronto i servizi di enti finanziari, banche etc., consigliandoci quello più conveniente in base alle nostre esigenze.
Ma passiamo ad un altro punto di enorme interessi per chi si avvicina a questo mondo, quello degli interessi.
Prestito personale e interessi: come calcolarli
Gli interessi sono una parte molto rilevante per il beneficiario (ossia per chi richiede il finanziamento) e vanno ovviamente tenuti sempre sotto controllo, perché consentono di farci un’idea completa della spesa e di pianificare il tutto.
Ma cosa sono? Si tratta del pagamento, o meglio, del compenso, che chi riceve una certa somma deve versare al creditore (il soggetto, l’ente finanziario che corrisponde la cifra del prestito).
Gli interessi da versare sono solitamente indicati con una cifra espressa in valore percentuale che viene definito anche “tasso d’interesse”.
Il tasso d’interesse viene calcolato, ormai, tramite i calcolatori online che svolgono praticamente il lavoro al posto nostro.
Basterà sceglierne uno affidabile e il gioco è fatto.
Ad ogni modo, c’è una formula che può esserci utile in caso volessimo provare a fare il conto autonomamente.
I = (C x r x t): 100
Dove I sta per interesse, C indica il capitale richiesto, r il tasso d’interesse, e t il tempo, generalmente espresso in anni, che impiegheremo per restituire la cifra.
Ovviamente, come ci accorgeremo risolvendo questa semplice equazione, più sarà alto il numero di anni, più saranno alti gli interessi che dovremo pagare.
In parole povere, gli interessi da pagare sono direttamente proporzionali al tempo di restituzione.
TAN e TAEG, due parametri da non sottovalutare
TAG (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) sono altri due fattori che incidono sulla rata e sul tasso d’interesse di un prestito.
Il primo rappresenta la quota d’interessi, su base annua e di solito espressi in percentuale, sul finanziamento.
Il secondo, invece, informa sul costo complessivo del finanziamento e comprende un po’ tutte le spese e gli oneri che hanno a che fare con questo.
Si tratta di due variabili da tenere sempre in forte considerazione quando si richiede un prestito, ma è bene chiarire che il tasso d’interesse risente di altre componenti come la durata del finanziamento, come dicevamo poc’anzi, il motivo per cui si è richiesta la somma, la misura dell’importo, il livello di rischio del debitore e via dicendo.