Sui fondali di Napoli minori
Progetto “Bust Busters” con Archeoclub d’ItaliaI ragazzi dell’Area Penale di Napoli diventano sub. L’8 Ottobre saranno parte di una grande iniziativa ecologica lungo la costa napoletana!
Il progetto
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia) : “E’ partito a Napoli il progetto “Bust Busters”.
I minori dell’Area Penale avranno la possibilità di conoscere il patrimonio archeologico, culturale, sommerso, ma li coinvolgeremo anche nelle azioni di volontariato per la pulizia a tutela del patrimonio ambientale della costiera napoletana.
Dopo un corso con lezioni di teoria e pratica diventeranno sub con brevetto fino a 18 metri. Nei prossimi giorni inizieremo la pratica nelle acque del Golfo di Napoli”.
A Napoli, con i ragazzi dell’Area Penale, è partito il progetto “Bust Busters”: diventeranno sub così da conoscere il patrimonio culturale ed ambientale sommerso della città partenopea!
Francesca Esposito (Responsabile Area Sociale di Marenostrum): “Seguiranno ben 10 lezioni di teoria e 4 di pratica”.
Giuseppe Centomani (Direttore del Centro Minorile della Campania): “Il progetto BUST-BUSTERS è il tentativo di reinserirli attraverso la conoscenza”.
“E’ renderli parte della cultura, della cultura ecologica. Nei prossimi giorni daremo vita anche alle lezioni pratiche nel Golfo di Napoli. Proprio da Napoli parte un progetto innovativo: “Bust Busters”.
Bust Busters
Formeremo i ragazzi dell’Area Penale di Napoli per farli diventare sub, renderli parte attiva anche nella conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale.
Ad esempio l’8 Ottobre con loro andremo a pulire la parte costiera di Napoli.
Daremo, a questi ragazzi, la possibilità anche di conoscere l’ambiente sommerso, le bellezze che sono nei fondali.
Con l’acquisizione del brevetto per sub, potranno un giorno anche diventare guide turistiche del patrimonio archeologico e culturale sommerso.
A breve inizieremo la pratica proprio sotto l’isolotto di Nisida.
In questo momento si stanno svolgendo le lezioni teoriche durante le quali illustriamo ai ragazzi ciò che esiste sui fondali di Napoli, poi nella parte pratica insegneremo l’uso delle pinne, le tecniche di immersione.
Nel 2019 insegnammo ai ragazzi ciechi e ipovedenti a scendere nei fondali marini.
Da questo incontro è nata la voglia di iniziare questo nuovo e bel progetto con il Ministero di Grazia e Giustizia”.
Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, intervenendo questa mattina alla trasmissione “Che giorno è” in onda su Radio 1 Rai.
Il reinserimento attraverso la conoscenza!
“In prospettiva i ragazzi che mostreranno maggiore interesse e propensione per questa attività, si aprirà un percorso di ulteriore formazione finalizzato all’acquisizione del brevetto OTS, Operatore Tecnico Subacqueo, massimo riconoscimento professionale per chi vuole svolgere attività subacquea.
Per questa operazione si è costruita una rete di partenariato che comprende:
il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, il Comune di Napoli, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, l’ASL NA 1, l’Ordine Militare dei Cavalieri di Malta, i quattro circoli nautici che insistono in località Borgo Marinari, i quattro maggiori ristoranti del Borgo e Annarè e il Rotaract
E’ il tentativo di reinserirli attraverso la conoscenza, è il trasformare se stessi come lavoratori.
E per il progetto “Bust Busters” abbiamo scelto un luogo simbolo della napoletanità: il Borgo dei Marinari dove si svolgeranno parte delle attività teoriche e pratiche.
Il progetto BUST-BUSTERS si propone di ottenere da un lato un risultato di tipo ecologico, dall’altro di realizzare un’attività riparativa svolta dai giovani in Area Penale, a testimonianza di una recuperata coscienza civile e di partecipazione attiva al decoro della città di Napoli.
Le attività saranno coordinate e monitorate da una cabina di regia formata da rappresentanti del Centro per la Giustizia Minorile della Campania –
ha dichiarato Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania – e verrà realizzato in due fasi”.
Archeoclub D’Italia è parte del progetto e supporterà l’intera attività con il suo ramo marino quale è Marenostrum.
“La nostra associazione ha da sempre ritenuto che migliorare le condizioni di vita dei minori sottoposti alla pena detentiva –
ha dichiarato Francesca Esposito, Referente Attività Sociali di Marenostrum – con attività socio educative legate al mare, possa essere non solo motivo di socializzazione, di interrelazione, ma anche una grande opportunità per il loro graduale reinserimento all’interno del tessuto sociale.
Molti di questi ragazzi provengono da situazioni di degrado ed emarginazione, grazie a progetti come questi possiamo dimostrare loro che un altro modo di vivere e di autodeterminarsi sia possibile.
Siamo anche convinti che questo sia solo l’inizio di una sempre più stretta e proficua collaborazione, creando per il futuro percorsi educativi che saranno incentrati sulla tutela dei beni culturali e ambientali e sulla valorizzare e promozione del territorio, dando a questi ragazzi la possibilità di vivere opportunità condivise, uscendo da un contesto di degrado socio-culturale”.