Prosegue a Sa Manifattura a Cagliari, Prototipi, la rassegna di Sardegna Teatro dedicata ai nuovi formati della scena contemporanea.
Giovedì 29 e venerdì 30 settembre, Prototipi alle ore 21.30 a Sa Manifattura, – in prima nazionale con la rete IN ITALIA- la performer danese Mette Ingvartsen propone The dancing public, un lavoro concepito nei mesi di lockdown, che porta in scena il corpo danzanti e riflette su come le manifestazioni corporee collettive siano sempre un evento sociale. La performer esplora il movimento estatico nei raduni sociali all’indomani di una pandemia, e danza tra le persone, facendo rivivere il fenomeno storico della mania della danza con un mix di movimenti inarrestabili, musica incessante e ritmi infernali fino al punto di sfinimento.
Dal Medioevo ai tempi moderni, questo fenomeno si è verificato periodicamente e ha ricevuto numerose spiegazioni: dalla possessione da parte di spiriti maligni alle maledizioni dei santi, fino a malfunzionamenti neurologici. Ma dietro l’immagine pericolosa del disordine pubblico, c’era soprattutto un corpo che si liberava dallo stress di epidemie, disastri naturali e povertà, un corpo che danzava per protesta E noi siamo pronti a gustare la vita fino in fondo?
Con questa performance Mette Ingvartsen, pur essendo unica interprete, da corpo a intere collettività che nei secoli hanno danzato per vincere la morte.
Mette Ingvartsen è una coreografa e danzatrice danese, conosciuta in tutta Europa per le sue performance di grande impatto e per le sue pratiche di destrutturazione della coreografia, anche negli spazi pubblici.
Venerdì 30 settembre a seguire, proseguono le danze con la Silent Disco animata da una line-up internazionale, composta da Yaprak Basgit, Bruce Beltran & Tape Scorsese, Frenk, Andrea Tramonte e Anne van de Star. Ciascun partecipante avrà diritto a delle cuffie e potrà scegliere a quale canale sintonizzarsi. Per il ritiro delle cuffie avrà la priorità chi ha assistito alla performance The dancing public.
Inoltre, nel contesto di Prototipi – in collaborazione con Fuorimargine – venerdì 30 alle ore 19 sarà mostrata al pubblico una tappa del progetto europeo Wall – Dialogue Rèsistance. Con la cura artistica di Sara Marasso e Stefano Risso, e la partecipazione di dieci danzatori presenti sul territorio. La ricerca, consapevole dei tempi complessi che stiamo vivendo, sceglie di esplorare il tema del MURO quale guida pratica e simbolica al processo creativo, considerandone la duplice valenza di limite e allo stesso tempo di opportunità, in grado di supportare la capacità di guardare oltre, rafforzare lo strumento dell’immaginazione attraverso una semplice domanda: «cosa c’è al di là del muro?».