Se il poliziotto mette like a pagina dedicata a Mussolini che inneggia a “manganello e olio di ricino come una volta” e “giustiziamoli pubblicamente”
G. P. è un poliziotto che presta servizio a Roma. Tra le tante pagine a cui ha messo un like, tra cui anche quella del leader della Lega Matteo Salvini, figura anche una dedicata a Benito Mussolini.
E fin qui la cosa potrebbe sembrare anche normale, magari pensando che sia una pagina che parla della storia del Duce e del fascismo, magari creata a scopo informativo.
E invece inoltrandosi all’interno si scopre essere una pagina nostalgica, ma non solo. Infatti ci si imbatte in espressioni violente e repressive, riconducibili a un periodo buio della nostra storia, che fortunatamente sono state relegate e archiviate nei meandri della storia del Ventennio, ma che qualcuno oggi, evidentemente, ancora auspica.
Navigando random tra i vari post si legge per esempio “manganello e olio di ricino come una volta” oppure “Camerati condividete affinché questa banda di criminali venga presa e fatta giustizia magari come un tempo con manganellate e poi giustiziati pubblicamente”, o ancora “Il diritto, se non è accompagnato dalla forza, è una vana parola [B. Mussolini]”.
Ora la pagina pare sia stata rimossa, ma noi, che ne conserviamo varie tracce, ci chiediamo se sia legittimo che un appartenente alla Polizia di Stato sia tra i follower di una pagina chiaramente di matrice fascista e si presume che il suo orientamento ideale sia in linea con quei post o quantomeno ne faccia insorgere il dubbio in chi ne viene a conoscenza..
Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano in merito il ministro dell’Interno e il capo della Polizia.
Antonello De Pierro
Presidente del movimento politico Italia dei Diritti – De Pierro