Anita Natmeßnig e il suo team hanno avuto l’opportunità unica di partecipare per tre mesi alla vita di tutti i giorni al cs Hospiz Rennweg: un reparto di 12 posti letto dove la morte è accettata come parte naturale della vita. Il film mostra come sei persone incurabilmente cancerose trascorrono gli ultimi mesi, settimane e giorni della loro vita.
L’hospice con le sue efficienti cure palliative, la sua atmosfera rispettosa e amorevole consente loro di godere della qualità della vita nonostante gravi malattie. Attraverso la terapia del dolore, il sollievo dai sintomi, la terapia intensiva e la cura, hanno il tempo di dire addio e partire con dignità. Il film rende i morenti visibili e udibili – e diventa chiaro che la vita è in gioco di fronte alla morte.
“Time to Go” dà il tempo di guardare: le interazioni tra il team dell’hospice, i pazienti e i parenti sono in ambienti a lungo tranquilli. Un’infermiera crema delicatamente il viso di Robert Linhart, un medico beve cognac con Josef Stadler e due infermiere hanno nobilitato la defunta Josefine Steindl. Josef Moser gioca a carte con suo fratello e alla base gli è permesso fumare quanto vuole. Margareta Reisinger si fa tagliare i capelli pochi giorni prima della sua morte e riceve la visita dei suoi pronipoti. I protagonisti danno apertamente e con umorismo un’dea di ciò che li occupa, di come pensano alla morte, e alla vita dopo. Diventa chiaro: di fronte alla morte, è in gioco la vita! Anche il passare del tempo è udibile: gli orologi ticchettano nelle stanze, i richiami degli uccelli cambiano sulla terrazza e i grilli tacciono in autunno. Ciò che rimane è la colorata girandola, che continua a ruotare anche quando la neve sta già coprendo i fiori.