Lunedì 10 ottobre, con inizio alle ore 18,00 ad Oristano, nella Sala del Centro Servizi Culturali UNLA, i Tenores di Neoneli, Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport), Fondazione di Sardegna, con la collaborazione del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, presentano lo spettacolo Berlinguer un’Omine, una Vida.
“Il titolo è la perfetta sintesi del contenuto del libro: vita dell’uomo Enrico Berlinguer – Spiega Tonino Cau – Seguendo la sua vita dalla fanciullezza sino alla morte si ripercorrono sessantadue anni di un secolo, il Novecento, carico di drammi (il fascismo, la seconda guerra mondiale, il carcere, la fame, la carestia, il terrorismo, gli scandali, le stragi…), lotte (la Resistenza, la Repubblica, la ricostruzione, la democrazia…), speranze (boom economico, problema del meridione, del terzo e quarto mondo, la distensione, la pace, l’emancipazione delle donne, dei giovani…).
Si compie un viaggio estremamente ricco di fatti, eventi, impegni, partecipazione che concorrono alla formazione del ritratto di uno dei leader politici italiani che, ancorché deceduto ormai da quasi quarant’anni, è tuttora citato ad esempio della coerenza, della pulizia morale, dell’impegno indefesso per le masse, per la costruzione in Italia di una società socialista originale e autonoma.
Berlinguer è il terzo personaggio cui abbiamo voluto dedicare il nostro impegno artistico, il terzo “grande sardo” del Novecento, dopo averlo fatto con Antonio Gramsci ed Emilio Lussu. Tres Omines, tres Vidas. Tre uomini, tre vite che abbiamo voluto raccontare in forma originale, ossia con l’ottava endecasillaba in lingua sarda, logudorese. Che abbiamo voluto cantare (sarà così, appunto, anche con Berlinguer) e raccontare con l’arcana melodia del canto a tenore, del canto in limba.
Era una sfida, una sfida rischiosa. Ci siamo messi in gioco ancora una volta, dopo quarant’anni di esperienza artistica. Abbiamo creato spettacoli monotematici dedicati ai personaggi citati. Oggi possiamo dire che sia stata una scelta vincente, e così proporremo anche lo spettacolo dedicato alla vita e all’opera di Enrico Berlinguer.
Il nostro progetto si inserisce a pieno titolo nel novero delle iniziative che nel 1922 (centenario della nascita di Berlinguer) saranno realizzate in onore e memoria del celebre politico sassarese.
Il libro consta di mille ottave, ottomila versi.
Due anni di studio e ricerche. Ma è stato gratificante “entrare” nella vita di un leader politico ancora quanto mai stimato, rimpianto e citato ad esempio della politica come servizio, della politica sorretta su basi di coerenza, impegno, dedizione e disinteresse personale sempre volti al bene collettivo.
Come lo è stato per i lavori precedenti dedicati ad Antonio Gramsci ed Emilio Lussu io nulla ho aggiunto che già non si sapesse sul personaggio Berlinguer.
Tuttavia grazie a precise e preziose testimonianze, ho anche potuto descrivere in rima fatti e aneddoti forse ignoti o poco noti al pubblico.
Viene confermata l’originalità, nell’opera “BERLINGUER, un’Omine, una Vida”, per la forma del racconto e per l’esito che avrà sui palchi, quando lo canteremo nei teatri, nelle piazze.
Esistono moltissimi testi che studiano Berlinguer, il suo percorso, il suo tempo, il suo ruolo nella politica italiana e internazionale: esperti che ne hanno tratteggiato e analizzato il carattere, la vita, l’itinerario che lo ha portato a guidare tanti anni il più grande partito comunista dell’occidente.
Io ho voluto percorrere un viaggio “con” Berlinguer utilizzando la lingua sarda, confermando la mia passione per la forma endecasillaba e per l’ottava logudorese.
Le rime saranno poi scelte, estrapolate, incastonate in una trama narrativa cantata che proporremo al pubblico coi ritmi della nostra tradizione, con un ballu tundu, un passu torrau, dei mutos, gocios, ecc…
La mia lunga carriera artistica guidando i tenores di Neoneli e cantando con essi per così tanto tempo mi ha insegnato molte cose. Quella che a me sembra maggiormente importante risiede nella consapevolezza che il canto e la lingua sarda sono uno strumento formidabile per trasmettere pillole di conoscenza, scintille per suscitare un interesse, gocce per alimentare e stimolare un dibattito, pungoli per condividere fatti, storie, vicende del nostro passato, idee per provare a edificare un futuro migliore.
Lo hanno detto e lo hanno scritto in tanti che le tradizioni sono qualcosa di vivo e vitale, magmatico, sempre in movimento. Per noi è sempre stato così. Con BERLINGUER, un’Omine, una Vida non facciamo che confermare la direzione del nostro cammino artistico.”
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