È finalmente gioia per i sette cavalli dell’Aveto che erano stati catturati e rinchiusi in un recinto: è ufficiale, torneranno liberi nelle loro terre, dove hanno sempre vissuto, e potranno ricongiungersi ai loro branchi.
Giovanni Toti al termine della riunione tenuta in Regione, ha comunicato che i sette cavalli saranno riaccompagnati a breve in quota nel parco dell’Aveto, sopra i mille metri, affinché si ricongiungano ai loro branchi.
Al contempo hanno deciso di lavorare per varare un provvedimento entro metà dicembre che possa gestire la popolazione di cavalli dell’Aveto, per tutelarli e allo stesso tempo assicurare sicurezza ai cittadini, valorizzando la biodiversità del territorio. Verrà finalmente riconosciuta anche a livello legislativo la “popolazione rinselvatichita” di cavalli, salvaguardandoli in tal modo da maltrattamenti, bracconaggio e macellazioni clandestine.
Meta Parma commenta: “È finalmente arrivata la bellissima notizia che tutti aspettavamo, siamo davvero felici che la situazione si sia risolta e ora Sole e gli altri cavalli potranno tornare dove hanno sempre vissuto. Nel corso degli anni la popolazione di cavalli selvaggi dell’Aveto aveva spesso subito attacchi, e finalmente potrà essere loro garantita la giusta tutela.
La proposta della Brambilla, liberarli, tutelarli e realizzare uno sbarramento ecologico che impedisca agli animali di scendere troppo a ridosso delle frazioni più abitate, è stata accettata. Del resto era l’unica soluzione in grado di risolvere qualsiasi situazione senza creare danno a nessuno, nè alle persone nè ai cavalli. La stessa soluzione era stata infatti proposta anche da Valerio Vassallo, presidente di Meta Italia, che commenta:”Siamo contenti che le nostre istanze siano state ascoltate, e questa è la dimostrazione che proponendo soluzioni oltre alle proteste, si può davvero riuscire a cambiare le cose. Ci auguriamo che possa accadere anche in futuro, perchè c’è sempre una soluzione per risolvere i problemi rispettando nello stesso tempo gli animali e il nostro pianeta, ed è questa la strada da seguire”.
“Sono cavalli abituati a essere liberi, aggiunge Meta Parma, e farli entrare in un allevamento, per di più dove altri cavalli come loro vengono mandati al mattatoio, per loro sarebbe stato peggio che morire. Rimarranno liberi nella loro terra, e saranno finalmente protetti e tutelati per sempre, affinchè tutto questo non accada mai più. Abbiamo temuto il peggio per loro, abbiamo temuto che potessero finire in un allevamento, e tutto questo ci spinge a voler riaprire una battaglia di civiltà importantissima, una battaglia già tentata anni fa, e che ora torna a farsi sentire più forte che mai, per poter salvare tutti i cavalli dalla macellazione. I cavalli sono creature speciali e meravigliose, ed è veramente ora di dare un segno di civiltà anche nella nostra Italia e dire una volta per tutte STOP ALLA MACELLAZIONE DEI CAVALLI, e riconoscerli come animali da compagnia. Per noi nessuna creatura dovrebbe finire in un mattatoio, e speriamo che tutto questo possa finire al più presto per tutti gli animali, ma intanto non possiamo lasciare indietro chi possiamo già salvare. E siamo certi che il mondo animalista, unito ai tantissimi cittadini che hanno a cuore gli animali e ci aiutano e sostengono in moltissime battaglie, potrà dare un grande esempio di civiltà e vietare il consumo e la vendita di carne equina, come accaduto anche in altre nazioni. Ora tocca a noi salvare i cavalli!”
Associazione Meta Parma