Corteo a Bologna: Sfilano fianco a fianco il movimento ecologista Fridays For Future e il Collettivo di Fabbrica Gkn, accanto alla Rete per la Sovranità Alimentare e all’assemblea cittadina No passante.
Corteo a Bologna: Urla ai megafoni Paola di Fridays For Future Bologna invece di investire nel trasporto pubblico, collettivo, accessibile, allargano strade spendendoci miliardi di euro>>Nel mirino degli attivisti rientrano i tanti attori che hanno portato avanti il progetto: non solo il Comune di Bologna, che aveva promesso di diventare carbon-neutral entro il 2030, ma anche la Regione, il Ministero delle Infrastrutture e Autostrade per l’Italia.
Dalla protesta alla proposta, gli attivisti chiedono che circa 7 miliardi di euro annui vengano impegnati a rendere treni e trasporto locale gratuiti in tutto il Paese, e che si investa nel miglioramento e ampliamento delle infrastrutture per il trasporto pubblico, sempre più carente.
Gli attivisti hanno lancianto frutta marcia contro le pompe di benzina, per denunciare la costruzione di 7 nuove stazioni di servizio su terreni agricoli. Un’azione non violenta per ribadire che per sopravvivere abbiamo bisogno di cibo sano e aria pulita, non possiamo bere la benzina o mangiare soldi.
In cambio della comodità di pochi, il Comune è disposto a sacrificare la sovranità alimentare dei molti che vivono in queste aree.
Mentre le famiglie devono scegliere tra pagare l’elettricità o la spesa, i politici investono più di un miliardo di euro in asfalto e costringono nuove famiglie alla dipendenza alimentare dalla distribuzione organizzata.
Il Passante è una scommessa sull’aumento del traffico e dell’inquinamento, sulla sopravvivenza della mobilità privata, mobilità riservata a chi può permettersi un carburante che costa ogni giorno di più, per colpa della speculazione degli oltre 60 miliardi di extra-profitti registrati dalle compagnie energetiche.
Il Comune di Bologna, così come la Regione e il Ministero delle Infrastrutture, stanno materializzando nel Passante di Mezzo la loro visione del futuro.
Le uniche nuove strade che vogliamo vedere realizzate, sono quelle della convergenza, che da questa tappa continuerà verso il 5 novembre a Napoli. Continuiamo a creare rotte alternative e spazi vivi di lotta, siamo la natura che insorge!