Medicina Democratica Sardegna aderisce alla mobilitazione e alla manifestazione regionale “Curiamo la Sardegna”, in programma domani – sabato 22 ottobre – e promossa a Cagliari da CGIL, CISL e UIL
“La grave situazione in cui versa la sanità, in tutta l’isola, è nota da tempo e non è più sostenibile” ha sottolineato Francesco Carta, referente per la Sardegna di Medicina Democratica.
“Arriviamo a questo importante appuntamento a poco più di un anno dalla straordinaria manifestazione del settembre dello scorso anno in difesa della sanità pubblica, promossa a Cagliari dai vari Comitati di tutte le province.
Vogliamo ribadire anche in questa occasione il nostro impegno in difesa della sanità pubblica, gratuita, solidale e universalistica. Così come esprimiamo solidarietà e ringraziamento per lo spirito di abnegazione dimostrato dal personale sanitario delle strutture pubbliche della Sardegna in tutto il corso della crisi pandemica.
Sosteniamo tutte le iniziative dei cittadini e dei Comitati per il diritto alla salute che in tutta la Sardegna stanno promuovendo lotte e iniziative per ribadire che il diritto universalistico alla salute – garantito dalla Costituzione – è irrinunciabile e non si tocca, così come ribadito al X Congresso nazionale della nostra associazione tenutosi a Torino nei giorni scorsi”.
Di seguito i punti che Medicina Democratica Sardegna pone all’attenzione e al centro delle proprie rivendicazioni: