Libano: addestramento congiunto per militari italiani e libanesi
Libano: addestramento congiunto per LAF e Caschi Blu italiani
Il Contingente italiano in Libano si addestra con le Forze Armate Libanesi
Cooperazione, interoperabilità e coordinamento
A poche settimane dal rinnovo della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle NazioniUnite che ne legittima la presenza in Libano, i CaschiBlu italiani della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), continuano senza sosta ad assicurare il controllo della vasta area di responsabilità assieme alle LAF (Lebanese Armed Forces), il cui supporto è uno dei pilastri su cui si fonda il mandato ONU nella Terra dei Cedri.
Cooperazione, interoperabilità e coordinamento sono i parametri fondamentali sui quali si basa la costante attività addestrativa condotta quotidianamente dai militari del battaglione di manovra italiano che opera nel settore occidentale dell’area di operazioni di UNIFIL, affidato al comando del Generale di Brigata GiuseppeBertoncello, che ricopre anche il ruolo di comandante del Contingente Nazionale.
Approccio operativo nei centri abitati
L’ultimo modulo addestrativo appena concluso, sviluppato congiuntamente con la 5^ Brigata delle LAF, ha avuto per scenario l’approccio operativo nei centri abitati, con lo scopo di armonizzare le rispettive procedure tecnico-tattiche.
In particolare, la progressione addestrativa ha visto, nella sua fase iniziale, approfondire le tecniche di movimento congiunto e le formazioni di una pattuglia mista, per poi focalizzare l’attenzione sulla bonifica ambientale di singoli edifici di varia conformazione e natura.
Durante tutte le fasi, sono stati simulati il ferimento di membri dei team, la loro stabilizzazione da parte di soccorritori militari e la successiva esfiltrazione su mezzi tattici.
Per innalzare il livello di corrispondenza alla realtà dell’addestramento, è stato inoltre utilizzato munizionamento da simulazione ad ogiva marcante.
L’addestramento congiunto
Per l’addestramento congiunto con le ForzeArmate libanesi, il Comando a guida italiana del Settore Occidentale di UNIFIL mette periodicamente in campo Ufficiali esperti nel campo della pianificazione operativa e addestrativa, organizzando con istruttori del 5°ReggimentoFanteriaAosta di Messina e del ReggimentoLancieridiAosta (6°) di Palermo intense attività addestrative nel comprensorio del poligono di Chewakeer, nei pressi dell’antica città fenicia di Tiro.
Questo ha consentito nel tempo una vera e propria amalgama tra peacekeeper di UNIFIL e LAF, garantendo così un accrescimento del reciproco supporto, una maggiore conoscenza, una migliore cooperazione e coordinazione, ai fini di un più efficiente ed efficace impiego delle rispettive risorse e dello strumento operativo.
La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”
La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.
Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.