Parte lunedì 10 ottobre nel Ghetto di Cagliari il 41° Festival Spaziomusica
Prende il via domani, lunedì 10 ottobre, a Cagliari la quarantunesima edizione del Festival Spaziomusica, la rassegna dedicata alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni, che fino a giovedì 20 proporrà negli spazi del Ghetto il suo ricco programma che si dirama tra concerti e performance acustiche e audiovisive.E lo farà con un imponente cartellone che in questa edizione si riconoscerà nel tema Atmospheres, volgendo il proprio sguardo alla scena internazionale e nazionale, con la consueta attenzione a quella isolana, con artisti del calibro di Krzysztof Pawlik, Małgorzata Dancewicz, Gabriele Marangoni, Roberto Musanti, Alberto Barberis e Bera Romairone, il Duo Dubois, Giovanni Mareggini e l’Hybrid Ensemble, tra gli altri.
“L’attenzione ai nuovi linguaggi espressivi della musica contemporanea è alla base di questa edizione targata 2022 del Festival Spaziomusica”, spiegano gli organizzatori.
“Ricerca costante che l’Associazione Spaziomusica promuove al fine della produzione di un festival dal carattere innovativo, che tiene conto delle nuove espressioni ed escursioni del panorama artistico e culturale di settore. Per tale ragione nell’edizione 2022 giocheranno un ruolo chiave le nuove tecnologie audio/video, quali installazioni/concerto, concerti multimediali e tutte le arti performative di nuova progettazione. L’obiettivo è quello di creare un nuovo prodotto, un festival di cambiamento, che introduca tutte le nuove espressioni musicali, legate al panorama della musica contemporanea, sempre in continuo mutamento. Il Festival Spaziomusica anche in questa edizione mira a creare un’occasione d’incontro e promozione per giovani artisti e musicisti emergenti (under 35) del territorio regionale, nazionale e internazionale per favorire la loro visibilità non solo rispetto al pubblico di spettatori amanti del settore, ma anche in relazione a esperti, musicisti, artisti, critici musicali e istituzioni culturali. Il festival Spaziomusica, grazie alla sua notorietà nel settore della musica contemporanea, può infatti essere senz’altro un trampolino di lancio per le giovani eccellenze musicali, che verranno messe in relazione con le reti culturali del territorio, facendosi così conoscere in circuiti di più ampio respiro.”
Spaziomusica è realizzato con il contributo del MiC (Direzione generale spettacolo dal vivo), Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Il prezzo dei biglietti per i singoli appuntamenti della manifestazione è di 2 euro, l’abbonamento a tutti i concerti è di 10 euro. Per informazioni chiamare o scrivere al numero 333 5485648 o alla mail [email protected] o recarsi alla biglietteria presso Il Ghetto.
IL PROGRAMMA
Il Festival Spaziomusica vivrà il suo primo appuntamento domani (lunedì 10 ottobre) presso Il Ghetto di Cagliari: alle 20.30 inaugurerà la manifestazione la video installazione/concerto Krell machine di Roberto Musanti, performance multimediale interattiva basata su suono e immagine e sull’interazione dei gesti delle mani con lo spettatore: un particolare meccanismo di interazione con immagini e suono, amplificato dall’utilizzo di algoritmi caotici di generazione audio.
Alle 21.30 il secondo set della serata sarà affidato al progetto Oratorio Virtuale, una rielaborazione elettroacustica, a cura di Alberto Barberis, dell’oratorio barocco San Giovanni Battista composto nel 1675 da Alessandro Stradella. Un’esperienza di forte impatto emotivo, che racconta la storia biblica della morte del profeta San Giovanni Battista per volere di Salomè. Nei 7 movimenti dell’Oratorio Virtuale, frammenti della musica barocca originaria subiscono processi di trasfigurazione elettronica, mentre gli elementi compositivi classici vengono rimodellati in forma ibrida acustica ed elettronica. Insieme, le immagini dei suoni originali generano un sistema di particelle visive in evoluzione in tempo reale.
Martedì 11 ottobre il primo appuntamento della serata (alle 20.30) vedrà protagonista il progetto Inire, con la performance audiovisiva Three Movements, composta da tre parti, che si riferiscono a vari modi di recuperare ed elaborare le impressioni come contenuto della memoria personale. Disegnare suoni e comporre forme dal ricordo sono processi legati al modo in cui la nostra memoria visiva e uditiva registra l’impatto di uno spazio e al modo in cui il risultato di questo processo viene successivamente rilasciato al pubblico come forma audio e visiva. Quando una memoria evocata dalle onde theta si struttura nelle forme di onde sonore e visive, possiamo concludere che è la memoria a materializzarsi? Il duo, composto dai musicisti polacchi Krzysztof Pawlik e Małgorzata Dancewicz fonde la composizione tradizionale con la riproduzione, l’improvvisazione, la registrazione e il mastering. La loro musica è un’esplorazione sonora che si muove abilmente tra sound art, field recording e riferimenti alla musica contemporanea.
Nella seconda parte della serata (alle 21.30) il trio Opificio Sonoro, composto da Samuele Telari alla fisarmonica, Francesco Palmieri alla chitarra elettrica e Simone Pappalardo all’elettronica proporrà il progetto Flowing down the core, un programma sul movimento, in cui la discesa è il moto che direziona l’ascolto. L’impaginazione dei brani in programma trova il suo nucleo (core) nell’ultimo brano per due strumenti di Franck Bedrossian, il quale esplora/esplode “il dentro” del suono. Un incontro tra due anime all’apice dell’imbuto preceduto dalla rappresentazione contestuale dell’incontro: il paesaggio di fuoco e luce concentrati nello strumento di Simone Pappalardo.
La terza giornata del festival Spaziomusica (mercoledì 12 ottobre) vedrà nel suo appuntamento delle 20.30 l’esibizione di Francesco Giomi, in scena con il progetto Florentia | Azione sonora sulle tradizioni fiorentine (prodotto da Tempo Reale). Il lavoro si basa prevalentemente su una lunga serie di registrazioni sul campo effettuate nel 2018 durante le due principali manifestazioni tradizionali fiorentine: lo Scoppio del Carro e il Calcio Storico. Questi materiali sono stati selezionati, editati e riproposti in chiave musicale, costruendo una partitura drammaturgica nuova e strutturata formalmente nel tempo, organizzata in una serie di strati sonori paralleli. La restituzione sonora del lavoro può essere ogni volta ricomposta attraverso un lavoro di interpretazione dal vivo di questi elementi, che il performer orienta e modula in maniera estemporanea, affiancandoli a ulteriori semplici materiali. Il risultato è una rilettura, sempre cangiante, di uno specifico paesaggio sonoro di Firenze, circostanziato nel tempo e nello spazio, ma capace di evocare il continuo riferimento alla tradizione popolare di una città in costante movimento.
Alle 21.30 salirà in cattedra il Pan Trio, composto da Alessandra Giura Longo al flauto, Marco Facchini al violino e Silvia Belfiore al pianoforte. I tre musicisti si muoveranno tra i brani di Fabrizio Casti (Des espaces autres II – 2021, flauto, violino e pianoforte), Lina Tonia (Dialogues – 2019, flauto, violino e pianoforte), Wajdi Abou Diab (The Awiss Dance – 2020) e Franco Oppo (Trio III – 1994, flauto, violino e pianoforte). Nel corso del concerto, verranno letti dei testi tratti dal Breviario mediterraneo di Predrag Matvejeviċ e da Il Mediterraneo in barca di Georges Simenon.
Giovedì 13 ottobre aprirà gli appuntamenti serali una prima assoluta per il festival Spaziomusica: alle 20.30 luci e amplificatori si accenderanno per il progetto Metamorphosis di Gabriele Marangoni, lavoro che si sviluppa partendo dal concetto di continuo cambiamento, un perenne divenire necessario alla stessa sopravvivenza dell’uomo e di ogni sistema naturale e vivente. La natura si presenta a noi in una fase di estrema metamorfosi e così la società; mai come nell’epoca recente i cambiamenti e le trasformazioni hanno acquisito velocità e molteplicità. Proprio in questo momento diviene necessaria la ricerca dell’essenziale e del vero, del respiro intimo della vita, pronto a rigenerarsi ed a creare il domani. Metamorphosis è un progetto sonoro incentrato sull’uso delle nuove tecnologie e di una nuova liuteria abbinate alla performance dal vivo attraverso una nuova prassi esecutiva.
La performance multimediale No Password per solo voce e multimedia del soprano Stephanie Jansenn e del compositore Roberto Zanata accompagnerà il pubblico nella seconda parte della serata (alle 21.30): la produzione si propone di mettere al centro dell’indagine performativa il tema della percezione, non più semplicemente intesa acusticamente, ma tale da proporsi come esperienza sensoriale complessiva. L’intento è quello di ampliare lo spettro delle possibilità della composizione classica attraverso l’utilizzo di elementi visivi e sonori digitali, spingendosi verso una polarità che provi a tenere insieme concreto e virtuale. Le modalità vocali utilizzate si rifanno agli studi della “extra-normal voice” del compositore americano Michael Edward Edgerton, integrate in un percorso elettroacustico attraverso l’utilizzo di differenti tecniche di sintesi del suono.
Il weekend di Spaziomusica al Ghetto verrà aperto venerdì 14 ottobre (alle 20.30) dalla performance At-traverso il suono del flautista Giovanni Mareggini, che si muoverà abilmente tra composizioni di Armando Gentilucci, Ivan Fedele, Nicola Sani ed Emanuele Casale. Diplomatosi col massimo dei voti sotto la guida del M° Sergio Ruscitti presso l’istituto Peri di Reggio Emilia, Mareggini si è poi perfezionato con Conrad Klemm e Peter Lukas Graf presso l’Accademia Perosi di Biella. Vincitore di concorsi nazionali ed internazionali tra cui il Bonci di Cesena e il Premio Yamaha di Stresa, ha collaborato con numerose orchestre (Teatro Comunale di Bologna, Haydn Bolzano e Lirico-Sinfonica Piacenza) per poi intraprendere la carriera cameristica e solistica. È Docente di Prassi esecutiva e repertorio flautistico presso i corsi AFAM dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Monti Peri-Merulo e Direttore artistico del Teatro Bismantova di Castelnovo Monti (RE) e della Rassegna PHOS HILARON dell’Hospice Madonna dell’Uliveto di Montericco (RE). Dal 2019 con Icarus Ensemble coordina le attività musicali della Accademia di Brera di Milano elaborando il progetto ARTE e SUONI.
Sabato 15 ottobre aprirà gli appuntamenti di Spaziomusica (alle 20.30) l’opera per strumenti originali e oggetti non musicali The Dark di Albena Petrovic, con il soprano Donatienne Michel-Dansac, Sophie Urhausen alla viola, Ingrid Schoenlaub al violoncello, Winnie Cheng al violino,Sophie Deshayes al flauto, Olivier Sliepen al sassofono, Pascal Meyer al pianoforte e Guy Frisch alle percussioni.
Alle 21.30 in scena andrà il duo composto da Andrea Palombini (tromba, elettronica, elaborazioni audio) e Federico Ortica (sampling e produzione) per presentare il progetto Onde Sonore, un concerto di musica ambientale tra i suoni del mare e l’interazione elettroacustica. Continuando la ricerca musicale, i due artisti propongono le proprie composizioni nei luoghi dell’arte contemporanea per far vivere quello che è il cuore del progetto, basato sull’ascolto e il dialogo. I campioni registrati lungo le navigazioni ed elaborati da Federico Ortica costituiscono l’acqua salata in cui la tromba e gli strumenti elettronici di Andrea Palombini si muovono, lasciandosi portare dagli elementi e allo stesso tempo cercando di tracciare la rotta. L’esperienza è la stessa acquisita estemporaneamente sulla barca, ma ogni volta diversa come ogni viaggio, per raccontare con le note la complessa personalità del Mediterraneo.
Domenica 16 ottobre si proseguirà alle 20.30 con il concerto Onirico della pianista Ilaria Baldaccini (accompagnata da Andrea Saba e Damiano Meacci al live electronics) che spazierà tra le musiche di Antonio Agostini, Andrea Saba, Annamaria Federici e Mauro Cardi. Alle 21.30 protagonista del secondo set sarà il Duo Dubois, formazione nata dalla passione condivisa per la musica contemporanea da Alberto Cavallaro (sassofono) e Federico Tramontana (percussioni). L’interesse per lo sviluppo di nuove possibilità timbriche fra queste due famiglie di strumenti, ha portato il duo a collaborare a un progetto di ricerca con il CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica) con l’obiettivo di instaurare una stretta relazione tra compositore e performer per riuscire a tradurre in suoni i pensieri del compositore. I due musicisti eseguiranno, in una esclusiva prima assoluta, composizioni di Maja Bosnic, Stanislas Pili, Simone Corti e Luca Guidarini.
Martedì 18 ottobre alle 20.30 in scena il progetto Musica su 3 dimensioni del duo composto dal clarinettista Raffaele Bertolini e dal flautista Enrico Di Felice, per l’occasione affiancati da Marco Ruiu e Roberto Zanata al live electronics, per un omaggio al compositore e direttore d’orchestra Bruno Maderna. Un ensemble dedicato alla creazione e all’esecuzione di performance multimediali che uniscono la musica strumentale e quella elettronica, con interessanti interazioni video. Il gruppo lavora e collabora con artisti nazionali e internazionali ed è sempre aperto a nuove sperimentazioni.
Alle 21.30 si proseguirà con il Dark Project Ensemble, impegnato nel concerto Vuoto di Pieranna Spezziga sulle musiche di Marcello Pusceddu, con Maria Loi e Stefano Giaccone. I due protagonisti di “Vuoto” si muovono in una sorta di terra di mezzo, reale o immaginaria. Ognuno dei due è racchiuso nella propria bolla in cui si intrecciano ricordi, paure, speranze e indifferenza. Bolle che il vento della quotidianità lascia continuamente avvicinare o allontanare, con i due artisti che di tanto in tanto paiono toccarsi, nello sfiorarsi appena di tenerezze. Chi siamo?, si domandano. L’interrogativo li avvolge fino a soffocarli. Ad accompagnarli ci saranno Stefano Fadda al clarinetto, Chiara Moccia alla viola, Alessio Povolo al contrabbasso e Roberto Zanata all’elettronica.
Gli ultimi appuntamenti della quarantunesima edizione di Spaziomusica vedranno impegnati mercoledì 19 ottobre alle 20.30 il progetto Percorsi Sonori del flautista Piero Doronzo e del compositore elettronico Nicola Monopoli, con la voce recitante di Francesca Romana Garroni, e giovedì 20 (alle 20.30) il compositore Simone Ivaldi renderà omaggio a Elliott Carter, uno tra i più prolifici ed innovativi autori della seconda metà del Novecento, a dieci anni dalla scomparsa. Sipario sulla manifestazione alle 21.30 con il concerto Vega Alpha Lyrae di Veronica Oppes.
IL FESTIVAL
L’attività di Spaziomusica, festival attivo nella scena sarda da quattro decenni, intende continuare la sua esplorazione nel campo del sonoro contemporaneo. Esplorazione che a partire dal segno della musica scritta e dal suono di quella improvvisata si allarga fino al risonante ad includere il paesaggio sonoro di oggi generando una visione fantastica del nostro abitare il mondo. Questa visione si mostra nelle nuove produzioni musicali, nei laboratori e nelle attività didattiche e viene tematizzata nei suoi convegni e seminari. Non mancano i riferimenti alle particolarità sonore della Sardegna legate sia alla lingua che al paesaggio naturale esplorate in progetti specifici. L’attività dell’anno 2022 prevede la realizzazione di produzioni originali che si propongono di esplorare il campo della musica d’avanguardia e le sue innumerevoli escursioni. Escursioni multimediali, ma anche escursioni che più profondamente sconfinano e interagiscano con altri linguaggi espressivi, come il movimento corporeo e la gestualità, la perizia solista, il mondo delle immagini.