Di seguito la nota stampa del direttivo di Fratelli d’Italia Alghero – a firma del coordinatore Marco Di Gangi – in merito al Piano del Parco di Porto Conte
“L’unica commedia è quella recitata dalla minoranza in Consiglio Comunale. Minoranza sbilanciata e ipermetrope, che al solito non coglie il punto di ciò che guarda.La nota del direttivo di Fratelli d’Italia è chiarissima e difficile da fraintendere.
Riguardo l’approvazione delle linee guida da parte dell’Assemblea – e non certamente da parte del Consiglio Direttivo – abbiamo esplicitato i dubbi del nostro gruppo in proposito.
Al riguardo era stata predisposta una mozione sospensiva della deliberazione delle linee di indirizzo che i nostri rappresentanti nell’Assemblea del Parco non sono riusciti a presentare in quella occasione perché impossibilitati a partecipare per cause indipendenti dalla loro volontà.
Alla richiesta di aprire una fase di ascolto e di partecipazione della comunità locale sul Piano del Parco – indirizzata ai vertici del Parco e alla sua Assemblea (che è l’organo deliberante e ne determina l’indirizzo politico) – il Consiglio Direttivo dello stesso Parco ha invece risposto in tempi brevissimi, programmando una serie di incontri finalizzati a garantire la più ampia partecipazione della comunità locale. Esattamente quanto da noi richiesto.
Ancora, accogliamo positivamente il favore del Consiglio Direttivo alla proposta inviata per il tramite del Parco ai membri dell’Assemblea per la costituzione di una commissione paritetica che approfondisca ogni fase di elaborazione del piano in perfetta sintonia con le norme in materia.
Questo razionalizzerebbe l’attività inerente al Parco rispetto alle Commissioni consiliari.
Per la sensibilità dimostrata ringraziamo tutto il Consiglio Direttivo e, specificamente il nostro rappresentante, Adriano Grossi.
Noi coopereremo certamente affinché la partecipazione e il coinvolgimento delle borgate e degli altri soggetti interessati vengano pienamente e concretamente garantiti.
Il Piano del Parco non può essere liquidato da poche persone, senza un confronto schietto e diretto con la comunità coinvolta: sarebbe un errore insanabile che contribuirebbe a far sentire il Parco solo un’imposizione e non una reale opportunità di salvaguardia ambientale e di valorizzazione sostenibile del suo territorio.
Invitiamo, infine, la minoranza a essere altrettanto concreta e assai meno confusionaria, ma anche ad una maggiore prudenza e accuratezza. Sempre più frequentemente, infatti, prende male la mira, sbaglia finanche bersaglio, colpendo chi non deve colpire, sempre più incapace di cogliere nel segno”.
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