Pubblicato il nuovo album di Nicola Pisu “Di un cantautore e d’altre storie”
Come negli album precedenti, è folta la schiera dei musicisti che hanno collaborato al progetto: vanta diversi strumentisti dell’isola e appare consolidato il sodalizio col polistrumentista salernitano Giovanni Vicidomini. Prezioso e importante il cameo di Max Manfredi, esponente di spicco della canzone d’autore, in “Filastrocca”.
Gli arrangiamenti sono prevalentemente collettivi, ossia ogni musicista ha dato il suo contributo, ma diverse tracce sono state curate dal maestro Vicidomini e una, “Melton il sarto”, in toto da Gianfranco Fedele che nella parte lirica cita un canto gregoriano (gaudete in domino semper).
Dal punto di vista dei testi e delle tematiche affrontate, è evidente che, nonostante l’epoca contemporanea, la scrittura sia per alcuni versi novecentesca e richieda un certo livello di attenzione e di approfondimento. Numerose sono le citazioni letterario-poetiche sparse nei versi, e diverse canzoni risultano interamente di matrice letteraria, come “Schegge” ispirata al capolavoro di Céline o “Lettere da Spoon River” e “Melton il sarto” all’opera di Masters, fino a lambire il Linas di Giuseppe Dessì e le Langhe di Beppe Fenoglio. La Sardegna, caratteristica ormai cristallizzata nella scrittura di Nicola Pisu, è molto presente, raccontata sotto differenti prospettive, mai stereotipata.
Stilisticamente, sebbene Di un cantautore ignori le mode e sia ostinatamente controtempo, è tutto sommato figlio di quest’epoca, visto che sarà pubblicato solo in versione digitale.
A comporre il lavoro, suddiviso in due tomi, sono 15 canzoni e 3 tracce strumentali, nuove tessere del mosaico che il cantautore sardo è andato a sistemare nella sua discografia.
PRIMO TOMO
- Quand’è quasi buio
- Filastrocca (con Max Manfredi)
- Di qualche anno fa
- Solo una canzone
- Melton il sarto
- Di guerra e disertori
- Passu passu
- Lettere da Spoon River
- Scampoli d’un girotondo (intermezzo strumentale)
SECONDO TOMO