“All’indomani della sfiorata strage palesiamo il nostro sconcerto: è possibile dover sempre attendere la tragedia –o quasi – per riaccendere i riflettori sulla questione sicurezza? Il crollo dell’Aula Verdabasso avvenuto il 18 ottobre non è infatti il primo episodio che rivela come noi studenti siamo costantemente esposti a situazioni di pericolo.
Negli anni precedenti abbiamo segnalato allagamenti e la caduta dicontrosoffitti in varie aule, fino al crollo verificatosi presso il polo Sa Duchessa. Nonostante la spaventosa frequenza di tali “incidenti”, pare che il problema non sia tuttora stato affrontato con la serietà che merita.
È evidente che non siano stati garantiti gli standard minimi di sicurezza, mettendo a rischio tutti coloro che frequentano a vario titolo i diversi plessi dell’Università. Avvertiamo un profondo senso di insicurezza: in che condizioni versano realmente gli stabili di cui usufruiamo quotidianamente? Quali interventi sono previsti per la loro messa in sicurezza e con quali tempistiche?
Non si può temporeggiare sulla pelle degli studenti né affidare la nostra sicurezza al caso. L’Università deve affrontare il problema in maniera radicale, assumendosi le proprie responsabilità, affinché si giunga ad una soluzione definitiva.
Azione Universitaria ha già chiesto chiarimenti e spiegazioni in merito a tutti gli episodi degli ultimi tempi, e si batterà al fianco degli studenti fino a che non sarà loro garantita l’incolumità a cui hanno diritto”.