Su un totale di quattrodici incendi divampati in data 7 ottobre in Sardegna, se ne segnalano due per la cui soppressione il Corpo forestale ha fatto ricorso ai mezzi aerei del sistema regionale antincendio
Nonostante sia calato il sipario sulla stagione estiva, in questo primo scorcio di autunno in Sardegna non accenna a diminuire la piaga che risponde al nome di “incendi”. Anche nella giornata odierna, infatti, il Corpo Forestale ha avuto un gran daffare per estinguere i numerosi roghi (quattordici complessivamente) divampati nell’isola.Quello di maggior gravità e proporzioni si è sviluppato nelle campagne di San Basilio (CA): le fiamme hanno inghiottito senza clemenza circa 12 ettari di macchia mediterranea, pascoli cespugliati e incolti nei pressi del villaggio minerario dismesso di Muscadroxiu, al confine con il territorio comunale di Siliu, in località “Bruncu Pei Cani”.
Provvidenziale per evitare danni ben più ingenti l’intervento della Stazione del Corpo Forestale di Senorbì (che ha coordinato lo spegnimento), del Nucleo GAUF di Cagliari e del personale a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Fenosu, Pula e San Cosimo. Hanno inoltre offerto il proprio contributo quattro squadre dell’Agenzia Forestas (cantieri di Armungia, Senorbì, Villasalto e Muravera) e due di volontari delle associazioni di SAF di Sant’Andrea Frius e Santu Jacu di Goni.
Nei minuti in cui scriviamo (ore 18.45), le autorità riferiscono che è in corso un’operazione di spegnimento anche nelle campagne di Borutta (SS): in località “Sas Funtaneddas” il fuoco sta inghiottendo pascoli cespugliati e vegetazione riparia. L’elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Anela sta coadiuvando la Stazione del Corpo Forestale di Thiesi.
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna
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