Sterminio di animali in Emilia Romagna
Programmi di sterminio per daini, nutrie, pavoni, nessuna specie animale è più al sicuro. Cosa sta succedendo in Emilia Romagna? È quello che si stanno chiedendo cittadini e associazioni animaliste insieme, e insorgono le proteste.
Meta Parma lancia l’allarme: “Cosa sta succedendo in Emilia Romagna? I daini di Lido di Classe e Lido di Volano, rispettivamente a Ravenna e Ferrara, venduti al mercato della carne, animali liberi e meravigliosi dovrebbero essere catturati e venduti all’industria della carne. Le nutrie del Parco Teodorico a Ravenna, innocue, sterminate invece di essere sterilizzate. Stesso destino per i pavoni di Punta Marina Terme sempre a Ravenna, sterminati anche loro, nessuna specie animale è più al sicuro.
Questi sono i programmi in Emilia Romagna nel Comune di Ravenna, programmi di sterminio assurdi e inaccettabili, anche perchè esistono le alternative non cruente, ma non vengono prese in considerazione. Apprendiamo dalle associazioni ambientaliste locali che da esse stesse era stato proposto un progetto per la sterilizzazione delle nutrie con fondi propri, che non andava quindi a gravare sul bilancio del comune, ma è stato ignorato qualsiasi confronto e questa settimana sono iniziate le catturare e le uccisioni delle nutrie. Stanno sparando alle nutrie, nelle gabbie e in ogni luogo, nutrie che sono inoffensive e ormai abituate alla presenza dell’uomo.
A Punta Marina Terme hanno in programma le uccisioni dei pavoni, animali meravigliosi e innocui anche loro. Ma cosa sta succedendo? La soluzione ai problemi non è uccidere, e gli animali non sono un problema, ma piuttosto che ucciderli bisogna valutare le alternative non cruente e soprattutto risolutive. Se per il Comune di Ravenna questi animali sono un problema, è chiaro che non si può pensare di risolverlo uccidendo gli animali, anche perchè la questione si ripresenterebbe nuovamente, in continuazione, senza fine.
La soluzione è un programma di sterilizzazione, già proposto dalle associazioni animaliste e ambientaliste, e le amministrazioni comunali di ogni luogo dovrebbero confrontarsi con tali associazioni prima di procedere agli stermini di animali. Le associazioni animaliste e ambientaliste hanno un ruolo in questa società, esistono appunto per tutelare gli animali e l’ambiente anche e soprattutto in casi come questi, è doveroso confrontarsi e non è accettabile escluderle da decisioni così importanti. Per i pavoni ad esempio, invece di programmarne l’uccisione, si potrebbe valutare il loro affidamento a rifugi e santuari, e procedere a un programma di sterilizzazione per evitare di ritrovarsi a breve nella stessa identica situazione.
I fucili e le uccisioni non sono accettabili e non risolvono neanche il problema, Le soluzioni non cruente ci sono, basta volerle cercare, e inoltre sono risolutive, a differenza degli stermini. Oltre a non essere accettabili, i fucili e le uccisioni non risolvono nessun problema, nè per gli umani nè per gli animali. E siamo in un periodo in cui dovremmo averlo capito tutti, perciò è importante scegliere la pace, iniziando da noi stessi e dalle nostre scelte verso i più deboli, verso chi non può difendersi. La pace nel mondo inizia da noi, giù i fucili, basta sterminare gli animali.”
Associazione Meta Parma