Torpè, 20 ottobre 2022 – “Sono tante le notizie che in queste settimane stanno alimentando il dibattito nato sul lungo e articolato iter di programmazione e realizzazione, da parte di Medea-Italgas, del deposito di GNL di Torpè. Un impianto che vogliamo per il paese, ma non vicino alle abitazioni di Istrumpadoglios. Ecco perché oggi è necessario più che mai fare chiarezza su come sono andate le cose”.
Lo ha detto questa mattina all’inizio della conferenza stampa, trasformata poi in assemblea pubblica dopo l’arrivo di una delegazione di residenti e di una consigliera di minoranza, il sindaco di Torpè, Martino Sanna, che ha aggiunto: “Il progetto ha mosso i primi passi nel lontano 1999 con l’Accordo di programma sulla metanizzazione intercorso tra Governo nazionale e Regione Sardegna, su cui erano già state allocate le risorse e su cui sono stati apportati degli aggiornamenti nel 2005 e poi nel 2006 con lo stanziamento specifico dei fondi per i diversi territori dell’Isola (per Torpè verso l’Organismo di Bacino 11) e una prima realizzazione degli atti progettuali”, ha ricordato il primo cittadino.
Individuazione del sito. Il primo progetto di stoccaggio, di caratura regionale, che ha interessato il territorio di Torpè aveva individuato l’area di “Bellone“, di proprietà del Comune, nella periferia sud-ovest del paese. Sul sito non è mai stato fatto alcun intervento e del progetto dell’impianto non si è parlato per lungo tempo.
Negli anni a seguire si sono tuttavia realizzate nel paese le infrastrutture di rete, che hanno richiesto diversi interventi tra fasi autorizzative e portata a termine dei lavori. Tra la prima individuazione del sito di Bellone e il passaggio successivo verso quello di Istrumpadoglios, Medea ha provveduto a ricercare altre aree nel territorio di Torpè con l’individuazione e poi l’acquisto del terreno di Istrumpadoglios, dopo una trattativa privata con i proprietari del fondo.
Il 29 giugno 2021 la ditta Mediterranea Energia Ambiente Spa, con denominazione Medea Spa, presentava allo sportello Suape del Comune di Torpè una pratica in regime di autocertificazione a zero giorni per “Lavori preliminari di pulizia dell’area, sistemazione pavimentazione esistente, sistemazione cordoli e recinzione perimetrale” del sito in località Istrumpadoglios.
In tale richiesta non era stata fatta alcuna menzione rispetto alla costruzione di un impianto di stoccaggio del gas. Struttura ancora prevista, con le informazioni ufficiali in possesso allora dagli uffici comunali, nella vecchia sede di Bellone. Nello specifico della richiesta non sussistevano, secondo i tecnici comunali, motivazioni ostative per cui gli uffici non dovessero rilasciare il via libera. Il 7 settembre dello stesso anno Medea presentava allo sportello Suape del Comune di Torpè la pratica per l’esecuzione di “Lavori per la realizzazione delle platee in calcestruzzo”.
Gli uffici comunali richiedevano quindi una regolarizzazione sulla pratica presentata, al fine di “conformizzare formalmente l’istanza”. Non avendo ricevuto riscontro dall’impresa, lo sportello Suape emetteva un provvedimento di irricevibilità il 21 settembre 2021 con diverse motivazioni. Una prima analisi tecnica evidenziò infatti una non conformità dei documenti in disponibilità del Comune di Torpè rispetto all’ubicazione di eventuali opere che si volevano realizzare nell’area.
A questo si aggiungeva inoltre che il lotto del terreno oggetto dell’intervento era situato all’interno di aree sottoposte a vari vincoli di tipo idrogeologico e che per collegare il sito alla confinante Strada provinciale 24 era necessario realizzare una via d’accesso. Tale varco fu aperto poi in posizione differente rispetto agli elaborati grafici proposti, in assenza di specifica autorizzazione e per il quale è stata effettuata una constatazione di abuso edilizio non ancora sanato. Alla luce di questo quadro emergevano, sempre secondo gli uffici, incongruenze documentali su cui era indispensabile intervenire per poter procedere con regolarità.
Passaggio da Bellone a Istrumpadoglios. Il 29 ottobre 2021 Medea sollecitava il Rup (Responsabile unico del procedimento), dell’Organismo di Bacino 11, affinché convocasse la Conferenza dei servizi per valutare “l’approvazione degli interventi previsti nella perizia di variante 2 relativa alla realizzazione degli impianti di GNL e delle relative reti di collegamento”.
Nel caso di Torpè la variante interessava lo spostamento del sito da Bellone a Istrumpadoglios. Il 2 novembre, il Rup del Comune di Posada, capofila del Bacino 11, indiceva la conferenza dei servizi, dando 60 giorni di tempo a tutti i soggetti coinvolti per comunicare i propri pareri.
Il 31 dicembre 2021 l’ufficio tecnico del Comune di Torpè, rispondendo alla richiesta del Rup, come atto dovuto in conformità alle normative vigenti, esprimeva il proprio parere di sola coerenza urbanistica e richiedeva al contempo all’azienda appaltante di individuare un’altra area dove realizzare l’impianto. Passaggio evidenziato nel documento con le seguenti motivazioni: “vari problemi di ordine pubblico verificatesi nei mesi scorsi, creati da parte della popolazione residente nell’area limitrofa al sito proposto per la realizzazione dell’impianto di stoccaggio (circa 15 famiglie), che ne contestano la realizzazione, anche con petizione pubblica firmata e presentata al Sindaco”.
Sempre nel documento dell’ufficio tecnico si legge che “si chiede alla società appaltatrice di voler esaminare la possibilità di spostare in altro sito, già individuato da questa amministrazione comunale, posto a circa 1,3km a ovest dell’attuale sito di progetto, sempre sulla Sp 24, della superficie analoga all’originale”.
A tale documento era poi stata allegata piantina a colori con la localizzazione del progetto originario, limitrofo alle civili abitazioni, e del nuovo punto in cui provare a spostare l’impianto. In chiusura di relazione l’ufficio tecnico chiedeva inoltre al Rup di “voler promuovere un incontro tra il sindaco del Comune di Torpè e i rappresentanti della ditta appaltatrice per un confronto sulla proposta fatta”.
Il 18 febbraio 2022, questa volta a firma del sindaco Sanna, si richiedeva a Medea, con atto scritto e protocollato, di spostare l’area del sito di stoccaggio “sempre sulla Sp 24 e della superficie analoga all’originaria”, nel tratto della provinciale che “unisce il comune di Torpè con il comune di Posada”, con l’obiettivo di creare un unico impianto per i due paesi. La trattativa di compravendita con i proprietari non è poi andata a buon fine.
Il 5 agosto scorso è stata presentata, sempre da Medea allo sportello Suape del Comune di Torpè, una pratica con il seguente oggetto: “Torpè – accertamento di conformità per la demolizione di un cordone in calcestruzzo della Strada Provinciale SP 24 (…) e sistemazione dell’area”. Il Suape procedeva con un pre-diniego il 1° ottobre di quest’anno allegando una serie di osservazioni e motivazioni di carattere procedurale. Sul punto Medea ha trasmesso quindi le sue contro deduzioni, attivando di fatto la cosiddetta “fase interlocutoria” fra i due soggetti coinvolti.
Il sindaco. “Come amministrazione comunale non abbiamo mai indicato a Medea l’area di Istrumpadoglios per la realizzazione dell’infrastruttura di stoccaggio, così come amministrazione comunale non abbiamo mai dato il via libera e il nostro assenso per la realizzazione dell’opera in tale sito. Al contrario abbiamo proposto altre aree e siamo disposti ancora a trovarne di nuove qualora Medea fosse interessata a venire incontro alle esigenze dei residenti di Istrumpadoglios, spostando il deposito in una nuova zona”.
Lo ha precisato il sindaco Martino Sanna nel ricordare che “una cosa sono le scelte politiche di un’amministrazione comunale o di una sua maggioranza, altra sono gli atti dovuti a cui non possono sottrarsi gli uffici amministrativi quando vengono presentati dei progetti che godono di tutte le autorizzazioni extra comunali e che soddisfano le richieste previste dalla normativa vigente. Sbaglia chi confonde le due cose perché si tratta di ruoli diversi che vanno sempre tenuti ben distinti. Ecco perché ribadisco che, come amministrazione comunale, non abbiamo mai concordato sul processo autorizzativo per la realizzazione del deposito di Istrumpadoglios”, ha ribadito Sanna.
“Da alcune settimane – ha proseguito – la serenità e l’ordine pubblico della nostra comunità sono fortemente a rischio. Lo abbiamo detto nell’ultimo Consiglio comunale straordinario, lo abbiamo manifestato in Regione a Cagliari e in Prefettura a Nuoro appellandoci alle istituzioni, ai cittadini di Torpè e soprattutto a Medea, affinché si trovasse una soluzione capace di calmare gli animi di residenti fortemente preoccupati.
Ci siamo inoltre resi disponibili ad acquistare come amministrazione comunale la proprietà di Istrumpadoglios, così da venire incontro all’esposizione finanziaria della società, ma senza alcun risultato positivo. La proposta di Medea di spostare di qualche decina di metri l’impianto, sempre all’interno della stessa area, è una non proposta che non aiuta il confronto su cui continueremo comunque a lavorare percorrendo tutte le vie possibili, anche quelle legali.
A tal proposito – ha concluso il sindaco – abbiamo già dato mandato a un avvocato di fiducia perché siano valutate tutte le attività poste in essere dalla società Medea, in particolare quelle relative al profilo amministrativo”.