“Tra il dire e il fare” – Intervista a Mariazzurra Lai
“Tra il dire e il fare” – Mariazzurra Lai ci racconta il suo legame con la scrittura, tra passato e presente, con il desiderio d’aggancio all’io interiore.
“Tra il dire e il fare” – Abbiamo intervistato Mariazzurra Lai, classe 84′, cagliaritana. La sua prima pubblicazione, edita AmicoLibro, uscita nel 2021, è una silloge di poesie e poemi che scavano nell’essere umano e nelle emozioni che lo legano, in un modo semplice, giovane, e intimo, legando lettore e autore in modo indissolubile fin dalle prime pagine.Mariazzurra Lai è un un animo gentile e disponibile, che ha risposto in maniera esplicativa e completa alle nostre domande e questo è ciò che ci ha detto:
Com’è nato il libro?
Da quando ho avvertito l’esigenza, il bisogno, il desiderio di agganciarmi al mio “io” interiore e schiuderlo all’esterno attraverso i pensieri che si facevano strada, fiume e corsa in me rigorosamente senza guardrail e argini.
Il libro è il risultato di tante gocce d’oceano espresse in versi che, hanno viaggiato nel corso del tempo fino ai giorni nostri come irrinunciabile strumento di sfogo, condivisione, trasmissione.
Una sorta di ponte levatoio fra il mondo esterno e intriso di ordinarietà e quello interno costellato di straordinaria magia e prospettiva senza regole, spigoli.
Le prime poesie della raccolta si animarono quando avevo undici anni, nella mia scrivania della casa d’origine e con la luce della mia lampada che faceva da riflettore alla mia mano, mentre impugnano la mia biro e protagonista di una danza vertigine fra le righe, designava la dimensione della mia anima con le parole.
Alcune le ho scritte seduta sul balcone della stessa camera senza preferenza di stagione, una regione inteso come luogo suggestivo ove contemplavo il respiro della notte, il candore della luna e le stelle che quasi da profeta, sugellavano immagini incantevoli e stimolanti da esprimere in parole.
Tornando a noi, altre poesie le ho stilate un po’ ovunque, senza pormi mai alcun quesito legato al posto o all’orario.
La poesia per me è indomita, selvatica anche se nel leggermi si ode melodia, talvolta anche melanconia interpretativa.
Si muove e va assecondata. E’ un balsamo, una curva vertigine, un dosso dell’anima da valicare e si accompagna allo sguardo non necessariamente fisico. E’ la mia espressione.
Mi assomiglia nella dissidenza di sentirsi sempre “se stessa”, a suo agio con le altre parole, leggera, delicata, sensibile, forte, vulnerabile, aperta ma anche criptica in versi inversi.
E’ coraggiosa perchè va oltre l’altrove conscia che il mare dei sensi, sentimenti, emozioni non finisce all’orizzonte.
La mia poesia è stato anche un modo per continuare a far vivere. Amori Maiuscoli familiari che la terra ha donato al cielo.
Perchè hai scelto di raccontarti con la scrittura e cosa ti suscita?
Non ho scelto io.
La scrittura ha scelto me. Come quando giaci dolcemente sulla sabbia e il sole si concentra con i raggi e ti emana calore; quando ti immergi nell’acqua e senti un brivido corporeo attraversati il corpo, dalla punta dell’alluce destro fino alla punta dei capelli.
Si dice che l’amore sia un’allegoria, un’ampollosità, un traslato, una perifrasi, un idillio bucolico, un concetto ragionato da poter apparire paralessi.
C’è chi usa tanti appellativi. Io lo chiamo Poesia.
Cio’ che si scorge nel verbo Amare è il modo con cui la vita ci spinge e sprigiona oltre l’essere, perchè due radici si sono intrecciate e sono diventate una pianta sola.
Tutte le lettere dell’alfabeto quindi, si compongono di melodie fra le note spirate dall’anima.
Quando scrivo lascio che i sorrisi incidano la parete del cuore mio ma anche di chi ha il piacere di leggermi.
Di cosa parla la tua arte? Cosa vuoi dire?
Io libero le mie emozioni. Lo faccio senza giudizio e attingo ai sensi colorati dell’anima in un flusso di coscienza espressiva.
“Rigurgito” ad ogni prosa la linfa, il mio nutrimento e partorisco il mio bambino interiore.
Non rifletto mai quando mi lascio andare me medito la mia scrittura “sanguigna” e “romantica” allo stesso tempo. Pesante come una piuma e leggera come un sasso.
Come nasce il titolo e cosa vuole rappresentare?
Tra il dire e il fare è come dire “Io ho perchè sono oppure io sono perchè ho”.
Parole, percezione e motivazione sono dimensioni strettamente connesse in questa frase. L’azione è una forza motrice, come anche la volontà.
Senza questi due ingredienti salienti, sinonimo per me di direzione e obiettivo, perdiamo di vista tutto cio’ che si schiude nel mezzo e che regala un senso alle cose che spesso non sono “cose” ma persone, anime, noi stessi.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo tutto o nulla. Tutto cio’ che abbiamo e nulla di cio’ che non siamo.
L’illustrazione della copertina, a cura di Sabina Salussolia è la rappresentazione di una “me” piccola, spettinata in proiezione alla mia ombra adulta e immersa in uno sfondo azzurro, come il mare e come la comunicazione che schiudo dall’interno verso l’esterno.
Si percepisce una forte connessione con l’universo nelle tue parole, quanto sei connessa con esso e quanto influisce sulla tua poesia\scrittura?
Ti rispondo con un esercizio assegnato per questa settimana nel corso di scrittura espressiva che sto seguendo presso l’Accademia d’Arte di Cagliari e tenuto da Carmen Salis.
Ti confido che l’ho partorito prima di dormire, senza pensarci e come piace a me, mentre contemplavo un mio disegno.
Io non mi sento un romanzo. Io sono poesia.
Non chiedetemi di impersonificare personaggi, descrivere umori, delinarne profili, inventare storie.
Io conosco solo i versi, talvolta inversi delle note che sento. Gomitoli di lettere che rigurgitano vagiti notturni.
Echi espressivi e talvolta lavici che solo la sensibilità vetrina può carpire.
La grammatica della mia esistenza si fonda su stralci, su scorci, su apnee dell’anima.
Algoritmi emotivi.
Avete mai sfiorato il pelo dell’acqua schiudendo la realtà dei sogni più indigesti?
Oltre l’altrove dell’ io che si congiunge all’essere. Essere. Cos’è per voi? Un verbo? Un’entità? È avere.
“Tra il dire e il fare”, di Mariazzurra Lai, disponibile in tutte le Librerie e Store Online. Un libro gentile e autentico, dove le parole, i suoni, i colori e le emozioni coesistono in universo a sè stante, dove il lettore può viaggiare, anche senza astronave.