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+ (Al Ard Film Festival). GIOVEDI’ 10 NOVEMBRE ore 20,30 allo Spazio Bunker di via Porcellana 17a, Sassari.
Giovedì 10 novembre allo SpazioBunker alle 20,30 4caniperStrada in collaborazione con AAMOD e Al Ard Film Festival organizzano una serata dedicata al cinema dalla Palestina in cui sarà ospite (via zoom) la regista tedesca Monica Maurer, cineasta e attivista che negli anni ’70 e ’80 ha collaborato con il Palestine Film Institute dell’OLP e ha realizzato documentari in 16mm sulla e con la resistenza palestinese. Il Fondo Monica Maurer è custodito dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) di Roma e raccoglie la produzione cinematografica della regista, una risorsa preziosa per la trasmissione della memoria di una importante pagina nella storia del tentativo del popolo palestinese di costruire uno stato laico e democratico.
Nell’incontro verranno proiettati alcuni dei suoi documentari tra cui “Palestina in fiamme” e “Nakba. La catastrofe Palestinese“, in un’ occasione speciale per ascoltare le parole della regista e il suo sguardo rivoluzionario. Monica è arrivata in Italia negli anni ’70 in cui collaborò con cinegiornali liberi, per la controcultura, lavorando con i grandi del cinema italiano come Zavattini, Bertolucci e Carmelo Bene. Oggi insieme all’AAMOD e attraverso numerose iniziative promuove il cinema palestinese in Italia ed è impegnata nella creazione di un archivio cinematografico della Palestina, per ricostruire una memoria audiovisiva a disposizione di tutti i palestinesi.
A seguire, proiezione di Between Two Crossings di Yaser Murtaja (PS, 2019, 42′), premiato miglior documentario nell’edizione del 2020 all’Al Ard Film Festival, che si svolge ogni anno a Cagliari organizzato dall’associazione Sardegna Palestina. Il film racconta la lotta di una giovane studentessa per uscire da Gaza e raggiungere l’università degli Stati Uniti, un’efficace narrazione su cosa significhi vivere sotto l’assedio e l’embargo imposto alla Striscia di Gaza. Il promettente regista, fotoreporter e attivista a Gaza, non appena conclusa la lavorazione del film, fu ucciso da un cecchino israeliano durante le manifestazioni della Marcia del Ritorno.