Celebrata alla Chiesa di Scientology la giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne
Celebrata alla Chiesa di Scientology la giornata Internazionale Contro la Violenza sulle DonneLa serata di venerdì 25 novembre ha visto realizzarsi, presso la Chiesa di Scientology della Sardegna, la conferenza dal titolo Donna: cultura e culture. Tre donne con percorsi di vita estremamente differenti tra loro ma tutte impegnate in tematiche sociali, hanno dato modo di comprendere meglio il valore della donna e quanto ancora possa contribuire al miglioramento della nostra società.
Dunque non solo una naturale proposta di parità di diritti con l’uomo, ma anche proposte per fare in modo che l’apporto della donna in ambito culturale, politico e sociale, possa davvero determinare il cambiamento di cui la nostra società ha bisogno.
Dopo il benvenuto da parte del Presidente dalla Chiesa di Scientology, Nicola Oi, si sono succedute Elizabeth Rijo, Suor Assunta Corona e Myriam Cannas. Poiché la giornata ha origine dall’atroce assassinio di tre donne dominicane impegnate nella lotta politica contro il regime dominicano del tempo, le sorelle Mirabal, avvenuto il 25 novembre 1960 a Santo Domingo, è stato scelto come primo intervento quello di una donna della Repubblica Dominicana, Elizabeth Rijo, responsabile dell’associazione “La Rosa Roja” e del Centro Coordinamento delle Diaspore in Sardegna.
Il suo discorso preso piede proprio dalla storia delle sorelle Mirabal per poi passare alla sua esperienza di vita, specialmente in ambito sociale, prima nel suo paese e poi qui in Italia dove vive dal 2001. Ha detto “Abbiamo tanti ‘bisogni’ dettati dal fatto che non ci si conosce, per questo dialogo, condivisione e cultura sono necessari per abbattere i pregiudizi e determinare pari diritti per uomini e donne”. Inoltre ha detto che è necessario creare luoghi d’incontro in ci discutere delle esperienze di vita reciproche.
Il secondo intervento è stato da parte di Suor Assunta Corona che ha prevalentemente parlato di quanto l’ambiente della cultura accademica sia stato precluso alla donna nella storia ma nonostante questo ci sono donne che hanno fatto storia sotto questo profilo. Ha prima parlato della fondatrice dell’ordine delle Figlie della Carità, Luisa di Marillac e portato altri esempi di donne che si sono battute per poter avere il diritto di studiare e partecipare attivamente alla vita pubblica.
E’ poi passata a quello che è il concetto di donna che lei auspica debba farsi spazio nella nostra società. Lo ha fatto mettendo a paragone donna e uomo sottolineando le bellezze che di ognuno e indicando il fatto che la donna dovrebbe essere caratterizzata da “levitas” esprimendo questo concetto di leggerezza non in termini di superficialità, ma indicando il fatto che la delicatezza, dolcezza e spirito creatore che ha, dovrebbero essere l’apporto che la donna da a questo mondo. Suor Assunta ha inoltre detto che “l’ignoranza è una condizione di violenza” e per questo la cultura deve essere libera e accessibile a tutti.
L’ultimo intervento è stato da parte di Myriam Cannas, ministro della Chiesa di Scientology, che ha presentato la sua più recente pubblicazione, il libro “Fordongianus, il culto di San Pietro, San Lussorio e Sant’Archelao”. Ha voluto far risaltare quanto la nostra voglia di conoscere la società in cui viviamo sia ciò che motiva le nostre giornate e quanto più lo facciamo tanto più ci sentiamo vivi. In particolare ha fatto notare quanto nel ricordare e omaggiare i Santi, le persone riconoscano in loro la nobiltà d’animo e questo è ciò che dobbiamo avere, a prescindere dal fatto che siamo uomini o donne.
La serata si è conclusa con la lettura di una breve citazione di L. Ron Hubbard che disse: “Le arti e le abilità della donna, la creazione e l’ispirazione di cui è capace devono essere fatte rivivere completamente. Queste arti, queste abilità, questa creazione e ispirazione costituiscono la sua bellezza, proprio come la donna è la bellezza dell’umanità”.