Cerveteri la città Unesco per la sua Necropoli Etrusca
Aderisione alla Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee
Cerveteri la città Unesco. Sono già 100 i Comuni che hanno detto si alla firma che avverrà Lunedì 21 Novembre, alle ore 10, con briefing stampa presso la prestigiosa sede della SIGEA e FIDAF a Roma in Via Livenza 6.Interverranno i sindaci con la Fascia Tricolore
Elena Gubetti (sindaco di Cerveteri) : “Cerveteri aderisce alla Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere. Cerveteri gestisce un patrimonio immenso, storico, archeologico, culturale, naturale e abbiamo l’obbligo importante di essere custodi vigili di questa immensa ricchezza”.
Antonello Fiore (Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale – SIGEA): “Cerveteri ha un grande patrimonio archeologico e geologico amato nel Mondo. Per questo motivo stiamo valutando anche un Press Tour finalizzato alla migliore promozione della Carta dei Comuni. A Cerveteri abbiamo la Necropoli della Banditaccia, ad esempio!”.
Giovanni Mattias (biologo e portavoce del Comitato Promotore della Carta) : “La Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee è un esempio di partecipazione dal basso: comuni e istituzioni in tutta Italia associazioni e comitati di tutela ambientale, singoli cittadini, università e gestori di aree protette hanno dato il loro contributo in questi mesi di percorso condiviso, per portare al risultato che oggi abbiamo presentato. Lunedì la firma con tutti, ore 10 a Roma, nell’ambito della Giornata Nazionale dell’Albero”.
Cerveteri la città Unesco
Lunedì 21 Novembre – ore 10 briefing stampa con i sindaci – sede SIGEA/FIDAF – Via Livenza 6 – Roma.
“Cerveteri aderisce alla Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere. Cerveteri gestisce un patrimonio immenso, storico, archeologico, culturale, naturale e abbiamo l’obbligo importante di essere custodi vigili di questa immensa ricchezza. Per noi la tutela non può essere concepita in modo passivo. Vogliamo svolgere questo ruolo in funzione della cultura dei cittadini e rendere questo patrimonio fruibile a tutti. In questo senso credo che sia scolpito all’interno della nostra identità, sia dei cittadini di Cerveteri e sia in tutti i cittadini italiani, la consapevolezza di essere custodi del patrimonio culturale che non ha eguali al Mondo richiamandoci all’articolo 9 della Costituzione: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura, della ricerca scientifica e tecnica a tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico della Nazione”. Abbiamo dunque trovato proprio quel principio che deve scolpire la nostra attività. Per questo abbiamo accolto con immenso favore la Sottoscrizione della Carta della Tutela delle Dune Costiere, denominata esattamente: “Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee” che rappresenta per noi un altro importante tassello dell’azione di promozione della nostra città”. Lo ha annunciato Elena Gubetti, sindaco del Comune di Cerveteri.
Sono già 100 i Comuni che hanno aderito alla Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee.
Lunedì 21 Novembre, in occasione della Giornata Nazionale dell’Albero, alle ore 10, ci sarà la firma della Carta a Roma presso la prestigiosa sede della Società Italiana di Geologia Ambientale e della FIDAF, Federazione Italiana Dottori in Agronomia e Forestale (FIDAF), in Via Livenza 6 a Roma.
Alle ore 10, briefing stampa e firma alla presenza dei sindaci che per l’occasione indosseranno la Fascia Tricolore.
La Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee verrà poi presentata al Ministro dell’Ambiente.
Cerveteri Patrimonio Unesco aderisce alla Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee.
“Cerveteri ha un grande patrimonio archeologico e geologico amato nel Mondo. Per questo motivo stiamo valutando anche un Press Tour finalizzato alla migliore promozione della Carta dei Comuni. A Cerveteri abbiamo la Necropoli della Banditaccia, ad esempio. Si tratta di un complesso di tombe etrusche che rappresenta una delle Necropoli più importanti per la bellezza – ha dichiarato il geologo Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale – e la grandezza delle tombe e l’importanza dei reperti rinvenutivi. Basterebbe citare il Sarcofago degli Sposi che ora si trova nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Ma non c’è solo la Necropoli della Banditaccia ma anche la Necropoli di Monte Abatone, la Via degli Inferi, arteria stradale scavata nel tufo, creata dalle mura della città di Caere per creare un collegamento tra la città dei vivi con la Grande Necropoli. A Cerveteri c’è la Necropoli delle Greppe di Sant’Angelo, la Necropoli del sorbo. Ma altro aspetto interessante è che Cerveteri ha un borgo che sorge sopra uno sperone tufaceo, ed un insieme di borghi e frazioni dalla cultura archeologica e geologica davvero unica. Siamo in presenza di una realtà che vede insieme tutte le caratteristiche culturali, naturalistiche ed ambientali davvero originali, uniche!”.
Necropoli Etrusca – testimonianze archeologiche uniche – centro storico su tufo rossastro.
“Il Comune di Cerveteri, oltre ad essere sede di importanti testimonianze archeologiche per cui è stato dichiarato sito UNESCO per la Necropoli Etrusca , ha un territorio di estremo valore paesaggistico e naturalistico. Si va dall’area naturale protetta della Palude di Torre Flavia – ha dichiarato il geologo, Eugenio Di Loreto, Presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale, Sezione Lazio – con la Duna costiera, fino al paesaggio collinare dei Monti Ceriti, che sono stati vincolati dalla Carta natura come SIC e ZPS. I monti Ceriti sono di origine Vulcanica e circa 3 milioni di anni fa erano delle isole circondate dal mare pliocenico. Le rocce sono ricche di minerali di alterazione rara. Le pietre sono state utilizzate nel piccolo borgo medioevale del Sasso. Il centro storico di Cerveteri è costruito su un tufo di colore rossastro proveniente dal Distretto vulcanico dei Monti Sabatini”.
Interverranno i sindaci con la Fascia Tricolore, i rappresentanti della Società Italiana di Geologia Ambientale, ma anche Giovanni Mattias – Portavoce del Comitato Nazionale Promotore della “Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee” , Aleandro Tinelli – Vice Presidente SIGEA Lazio, ricercatori, esperti.
“La Carta dei Comuni Custodi delle Dune Costiere Mediterranee è un esempio di partecipazione dal basso: comuni e istituzioni in tutta Italia – Giovanni Mattias, biologo e portavoce del Comitato Promotore della Carta che unisce numerose associazioni – associazioni e comitati di tutela ambientale, singoli cittadini, università e gestori di aree protette hanno dato il loro contributo in questi mesi di percorso condiviso, per portare al risultato che oggi abbiamo presentato.
La carta impegna i comuni a porre in opera delle politiche ambientali ormai indifferibili, alla luce dei cambiamenti climatici in atto e delle continue minacce antropiche che causano la scomparsa delle coste e degli ambienti dunali. Le amministrazioni si impegnano ad inserire, nelle loro politiche di governo del territorio, azioni di pulizia morbida degli arenili, tutela delle aree con presenza di vegetazione dunale, a seguire le linee guida dell’università ca foscari neli oggetti di recupero e restauro ambientale delle loro spiagge. In tutti questi mesi abbiamo visto quanta attenzione ci sia da parte delle amministrazioni nei confronti degli ambienti dunali: le spiagge conservate o restaurate portano bellezza al territorio, portano un turismo più consapevole e rispettoso della natura, regalano gratuitamente servizi ecosistemivi alle comunità che le vivono. Sono stati numerosi i progetti che comuni, università ed enti parco hanno presentato in questi mesi, tutti volti alla salvaguardia degli ecotipi locali e al ripristino dei corpi dunali danneggiati a causa dell’uomo, nell’ottica più ampia del contrasto all’erosione costiera e della conservazione della natura. Con le linee guida di Life redune, allegate alla carta, proponiamo un manuale pratico ed utile a tutte le amministrazioni che sapranno d’ora in poi come intervenire su questi fragili ambienti.