Corteo “Ci vediamo liberi”
Corteo “Ci vediamo liberi” – Una battaglia d’amore, così viene definita la lotta che in Italia va avanti da anni per salvare Alan e Larry dai laboratori di sperimentazione. Sabato 3 dicembre la battaglia va avanti con il corteo “Ci vediamo liberi”.
Corteo “Ci vediamo liberi” – Continua senza fine la battaglia per i macachi di Parma, Alan e Larry, rinchiusi nei laboratori di sperimentazione dell’università parmense dal 2019.Una battaglia che non si ferma e non si arrende, una vera e propria battaglia d’amore divenuta il simbolo della lotta contro la sperimentazione sugli animali.
Sabato 3 dicembre si scende ancora in piazza contro la sperimentazione sui macachi di Parma, per un corteo organizzato da Meta Parma con l’adesione di varie sigle animaliste, tra cui Lav, Leal, Oipa, Enpa, Animalisti Italiani, Parma etica.
Il corteo Ci vediamo liberi partirà alle ore 15 dalla stazione di Parma, e percorrerà le vie principali del cuore della città, per chiedere ancora la liberazione di Alan e Larry.
“Questa è una battaglia importantissima, non è solo una battaglia animalista, è la lotta di tutti i cittadini contrari a questi esperimenti.
In Italia sono state vinte grandi e clamorose battaglie, come la liberazione dei cani di Green Hill e il salvataggio degli animali della Sfattoria degli Ultimi, ora dobbiamo vincere anche questa”, dice Meta Parma, “Stiamo combattendo da anni per loro, con impegno, sacrifici e tanto amore.
Alan e Larry arrivano dall’Olanda, da genitori che sono addirittura nati in cattività in Cina, genitori a loro volta figli quindi di altri primati tenuti in gabbia, uno strazio senza fine.
I primati in gabbia nei laboratori sono privati, oltre che dell’identità individuale, anche della dignità della loro specie, tenerli rinchiusi nei laboratori significa svilire la loro natura e causare loro grande sofferenza.
Oltre alla prigionia, oltre alla sofferenza psicologica, queste creature devono subire anche la sofferenza fisica con esperimenti sul proprio corpo, spesso molto dolorosi e invasivi, fino alla loro morte sopravvenuta o indotta.
Tutto questo è ingiusto e crudele, gli animali non sono oggetti, nessuna creatura dovrebbe subire tutto questo, e in questo caso stiamo parlando addirittura di primati.
In Italia è vietato allevare cani, gatti e scimmie per la sperimentazione, ma non è vietato farli arrivare dall’estero per sottoporli a sperimentazione.
Ci troviamo davanti a un paradosso legislativo che sta permettendo la sperimentazione di primati e animali domestici nei laboratori italiani, a fronte del divieto di allevarli per tal scopo.
Se in Italia non è più legale allevare cani e scimmie per la sperimentazione, perchè si permette ancora di acquistarli dall’estero per sottoporli a sperimentazione?”
I macachi di Parma sono rinchiusi nei laboratori dal 2019, e dopo tante battaglie e due sospensioni del Consiglio di Stato, con la sentenza finale che ha fatto ripartire il tutto, gli esperimenti sono andati avanti e proseguono tuttora.
“Con grande dolore sappiamo ormai che gli esperimenti su Alan e Larry sono iniziati nel 2020 e stanno andando avanti, i report degli esperimenti sono pubblici grazie alla battaglia legale della Lav, e tutti i cittadini possono visionarli e rendersi conto di quanto sta accadendo a questi macachi.
Purtroppo non ce l’abbiamo fatta a salvarli prima dell’inizio degli esperimenti, eravamo a un passo dalla loro liberazione e invece è arrivata una sentenza di condanna per Alan e Larry.
È un grande dolore, non ce l’abbiamo fatta a salvarli dalla sofferenza degli esperimenti, ma non molleremo, perchè non dovranno morire in quei laboratori.
Gli esperimenti vanno fermati, lo hanno chiesto anche circa 500.000 cittadini firmatari della petizione della Lav, e continueremo a lottare per loro senza arrenderci mai.”
Al corteo sarà presente anche Teodora Mastrototaro, scrittrice e poetessa, con il suo testo Ninna nanna dei macachi:”Abbiamo già subìto interventi e addestramenti, ma sappi siamo quelli che la gente grida: liberi, liberi dagli esperimenti!”