La questione della diga di Cumbidanovu: perchè costruirla, impedimenti e problematiche
La diga di Cumbidanovu è limitrofa all’abitato di Orgosolo e costituisce da anni un tema delicato. Se realizzata, sarebbe un’infrastruttura strategica perchè potrebbe consentire l’irrigazione di un vasto territorio nei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Dorgali, Orune e Lula. Si tratta di 2800 ettari di terreni agricoli.
I lavori iniziarono nel Maggio 2011, ma nel Novembre 2013 il Ciclone Cleopatra ha colpito la parte centro-orientale della Sardegna. Le piogge intense interessarono il fiume Cedrino ed il cantiere fu travolto dalla piena. I danni ai lavori furono enormi: ci fu la completa distruzione delle strutture di cantiere.
La nuova progettazione prevede una diga a gravità in calcestruzzo di 73 m di altezza. Inoltre, si vorrebbe realizzare uno scarico di fondo in cunicolo metallico incorporato nella struttura. Nel periodo invernale, invece, c’è l’idea di una condotta forzata verso una futura centrale idroelettrica (non prevista nell’appalto).
Stato dei lavori della diga
Lunedì 28 novembre, alle ore 11.30, ci sarà una conferenza stampa nella Sala Consiliare del Comune di Orgosolo (via Sas Codinas). Parteciperanno i vertici ed i tecnici del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale. Naturalmente, l’invito è anche per il sindaco, gli amministratori di Orgosolo e i rappresentanti del territorio. Insieme a loro, ci saranno anche Anbi nazionale e regionale, Protezione Civile regionale, i rappresentanti politici regionali, la direzione generale per dighe del Mit e il commissario straordinario per le dighe.
Durante la conferenza stampa, ci sarà la presentazione dei lavori finalizzati al completamento della diga di Cumbidanovu.