Prosegue la campagna di comunicazione con i biancoblù.
Con la tappa di Digione prosegue la campagna di comunicazione che vede una sempre più forte sinergia tra la Fondazione Mont’e Prama e la Dinamo Banco di Sardegna Sassari.
La nuova trasferta dei professionisti della pallacanestro fa tappa in Francia, luogo che da sempre sorride alla Sardegna garantendo un costante flusso turistico stagionale, che la Fondazione intende incrementare con una promozione mirata, dedicata al patrimonio archeologico del Sinis.
Nella sala conferenze del Palais des sports Jean-Michel Geoffroy di Digione si è parlato di “Giganti prima dei Giganti” insieme all’archeologo Giorgio Murru, direttore del Menhir Museum di Laconi.
Un excursus storico appositamente tradotto in francese per gli uditori locali in un racconto fatto attraverso le superbe immagini di Nicola Castangia, per offrire uno spaccato millenario che parte dall’epoca nuragica e si fa attuale, giungendo ai giorni nostri con l’energia che solo le meraviglie sanno avere.
Presenti alla conferenza i presidenti della Fondazione Mont’e Prama e della Dinamo Banco di Sardegna, Anthony Muroni e Stefano Sardara, e l’amministratore delegato biancoblù Francesco Sardara.
“Prosegue l’entusiasmante cammino di promozione archeologica abbinata allo sport che intende avvicinare un tema culturale di nicchia a un pubblico sempre più vasto. Una collaborazione vincente che sta dando grandi soddisfazioni” ha detto il presidente Anthony Muroni.
“I Giganti sono una scoperta storica per la nostra Isola e oramai un brand riconosciuto e riconoscibile oltre i confini italiani. Per noi è un onore esserne testimonial sin dal 2015, con la volontà di massimizzare il ritorno sul territorio grazie ai progetti congiunti alla Fondazione Mont’e Prama” ha aggiunto l’AD Francesco Sardara.
Oggi è tempo di match. La squadra capitanata da Jack Devecchi alle ore 20 al Palais des sports affronta il JDA Dijon per la terza giornata della Basketball Champions League.
I Giganti di Mont’e Prama. Si tratta dell’unico caso di statuaria monumentale scolpita a tutto tondo tremila anni fa, ritrovata per caso da alcuni contadini nel 1974, nelle campagne di Cabras, paese che sorge nella costa occidentale della Sardegna. Le pietre giacevano inermi sotto la terra nella collina denominata Mont’e Prama – Monte della Palma – per via della vegetazione che allora vi cresceva rigogliosa.
Quei massi così grandi e definiti non lasciarono indifferenti i contadini che lavoravano i campi, tantomeno la Soprintendenza che, nel 1975, avviò in quei luoghi una prima campagna di scavo, facendo affiorare dalla terra più di cinquemila frammenti che riuniti tra loro diedero nuovamente vita a ventotto statue maschili, raffiguranti pugilatori, arcieri e guerrieri, oggi custoditi insieme agli ultimi ritrovamenti nel museo di Cabras e in parte al MAN di Cagliari.