Incontro con il ministro Piantedosi, chiesto un cronoprogramma di interventi
Federazione Fsp Polizia incontra Piantedosi: “Problemi ben noti, accorciare i tempi di intervento per il sistema e per i poliziotti con un cronoprogramma”
“Dall’urgenza di allargare gli organici con scorrimento delle graduatorie a quella di intervenire per eliminare le ingiuste penalizzazioni nei trattamenti economici dei poliziotti, passando per la maggiore razionalizzazione dell’organizzazione dei servizi, il rinnovo del contratto, correttivi al riordino, semplificazione delle procedure di carriera e coperture legali, sono diverse e ben note le questioni che riguardano il comparto Sicurezza e devono essere affrontate con urgenza.
Il ministro Piantedosi, che ringraziamo per l’attenzione, e il suo entourage sono perfettamente addentro alle dinamiche e alla realtà di un settore sui cui il nuovo Governo ha chiarito di voler giustamente puntare, e dunque il nostro primo input è stato proprio quello di passare il più rapidamente possibile a provvedimenti concreti, accorciando i tempi ‘burocratici’ in cui, troppo spesso, tutto finisce per impantanarsi.
‘Non c’è tempo da perdere’ ripete spesso il presidente Meloni, e noi confidiamo che questo valga anche per il comparto Sicurezza, le cui centinaia di migliaia di operatori, che non possono essere rappresentati dalle Confederazioni, possono contare solo su di noi per far sentire la propria voce”.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Federazione Fsp Polizia di Stato, al termine dell’incontro di questo pomeriggio con il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“Abbiamo proposto al Ministro – ha aggiunto Mazzetti – di creare un vero e proprio cronoprogramma di interventi, in cui vada di pari passo ogni volta un’iniziativa a sostegno dei servizi e una a sostegno dei singoli operatori.
Per rinvigorire così la stabilità, l’autorevolezza, l’efficienza di un Comparto che è garanzia di libertà, giustizia e sviluppo per il paese, e per dare una boccata di ossigeno e restituire fiducia a donne e uomini in divisa che, oltre tutto, sono chiamati ad affrontare una stagione ancora delicata, difficile e pericolosa sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza”.