Insulæ Lab – Centro di Produzione Musica
Presenta
To be or not to bop
Con Paolo Vicari, Elias Lapia, Nicola Muresu, Fanou Torracinta e Joe Debono
H 21 mercoledì 16 novembre
Cinema Teatro Santa Croce, piazza del Popolo (Berchidda)
Le ultime produzioni originali hanno lasciato il segno, amplificate dagli apprezzamenti di platee che non hanno lesinato applausi ed espressioni di stupita gioia al primo ascolto. Non solo. Hanno lasciato il segno nel sentito del pubblico che fronte palco, fra i graniti di Berchidda, si ritrova immerso in atmosfere Jazz dense, intense, cangianti, differenti, forti e destinate a non essere dimenticate, a persistere nel mare della memoria del singolo.Così è stato sino ad ora e così sarà anche la prossima: domani, mercoledì 16 novembre 2022 alle ore 21 sul palco del Cinema Teatro Santa Croce di piazza del Popolo. Così sarà quando, per la prima volta assoluta, andrà in scena la produzione originale “To be or not to bop“, forte connotazione be-bop con composizioni originali e standard della tradizione jazzistica composto ed eseguito da un gruppo internazionale di musicisti siciliani, sardi, greci, maltesi ed elbani. Isole sull’Isola, progetto nel progetto.
A dettare ritmo, regole e percorso un ensemble di cinque musicisti. Cinque anime diverse riunite da Insulæ Lab e chiamate ad esprimersi all’unisono senza snaturare, ciascuna, il suo essere intriso d’arte e di esperienza e di esperienze. Sono Paolo Vicari (batteria), Elias Lapia (sassofono), Nicola Muresu (contrabbasso), Fanou Torracinta (chitarra) e Joe Debono (pianoforte) sono speciali, nella singola espressione e nell’insieme.
Accesso alla struttura per il concerto al costo di 5 euro; confermata e particolarmente gradita la prenotazione da effettuare attraverso chiamata o WhatsApp al numero 3426476726.
Biografia
Paolo Vicari: Christian McBride dice di lui: “Paolo is a wonderful wonderful drummer! If you have a good drummer you have a good band, if u have a bad drummer you have a bad band, he is a very good drummer”. Eclettico batterista siciliano, laureato in Batteria Jazz con il massimo dei voti presso il Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, unico batterista italiano selezionato dal prestigioso KUG Jazz Institute di Graz (Austria) 2014/2015, dove approfondisce gli studi del linguaggio jazzistico. Batterista stabile dell’Orchestra Jazz Siciliana, la prima e unica orchestra permanente di Jazz in Italia, che ha sede al Brass Group di Palermo e batterista dell’Orchestra Nazionale Jazz che ha sede presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Docente di Batteria e Percussioni Jazz e Pop/Rock presso il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera (AG). Vincitore di diversi premi nella categoria musica Jazz, ha partecipato a numerosi Festival nazionali e internazionali, tra i più importanti: Toronto Jazz Festival (Canada), Gouvy Jazz & Blues Festival (Belgio), Malta Jazz Festival, Tirana Jazz Festival (Albania), Langnau Jazz Night (Svizzera), Amesfoort Jazz Festival (Olanda). Vanta collaborazioni musicali, in Italia e all’estero, con importanti musicisti: Ron Carter, Kurt Elling, Christian McBride, Ivan Lins, John Clayton, Dave Douglas, Fay Claassen, Trijntje Oosteruhis, Bobby Watson, Russel Malone, Patti Austin, Roy Paci, Mario Biondi, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Rosario Giuliani, Stefano di Battista, Walter Ricci, Flavio Boltro, Claudio Fasoli, Paolo Silvestri, Daniele Scannapieco, Maurizio Giammarco, Bebo Ferra, Piero Leveratto, Camille Bertault, Luca Aquino, Giorgio Rosciglione, Dino Rubino, Stjepko Gut, Roberta Gambarini, Francesca Tandoi, Chirstian Tumalan e tanti altri.
Elias Lapia nasce a Nuoro il 7/11/1995. Inizia lo studio del sassofono con un insegnante privato locale e poi frequenta una scuola di musica comunale a Olbia. Inizia lo studio di improvvisazione Jazz nel 2009 frequentando le Nuoro Jazz Clinics – sino al 2013 – sotto la guida di Tino Tracanna e Massimo Carboni; in questo contesto vince diverse borse di studio. Partecipa alle Clinics Umbria Jazz nel 2013 e si conquista la possibilità di frequentare il “Berklee 5 week Summer Program” nel 2014: lì viene selezionato e va a formare il gruppo 5 Week All Stars Jazz Band. Durante quell’anno prende lezioni a Torino con Emanuele Cisi. Nel 2015 si trasferisce a Parigi dopo essere stato ammesso al dipartimento di Jazz et Musiques Improvisées del prestigioso Conservatoire National Superieur De Musique et de Danse De Paris (CNSMDP): grazie a questa occasione ha avuto la possibilità di studiare con François Théberge, Riccardo Del Fra, Hervé Sellin e Vincent Le Quang, ma anche di tuffarsi nella ricca scena di Parigi che rappresenta un grande passo nella sua crescita umana e artistica. Nel 2018 si trasferisce a Den Haag (Olanda) dove viene ammesso al dipartimento di Jazz Sassofono al Koninklijk Conservatorium dove studia sotto la guida del grande sassofonista americano John Ruocco. Durante questo periodo suona in molti festival Jazz internazionali come: Macerata Jazz(2020), Fano Jazz Festival(2020), Novara Jazz(2020), Torino Jazz Festival(2020), Festival Valle dei Templi(2020), Mogoro Jazz(2022), Le Nuove Rotte Del Jazz(2020), Piacenza Jazz Festival (2022), Fara Music Festival (2020) San Teodoro Jazz Festival (2019), Italian Jazz Days (New York, 2018), European Jazz Expo (Cagliari, 2015), Cala Gonone Jazz Festival (2015), Umbria Jazz Winter (Orvieto, 2013), Time In Jazz (Berchidda, 2012), Nuoro Jazz (Nuoro, 2012) e altri ancora. Suonato in molti Jazz Club internazionali fra cui: Minton’s Playhouse (New York), La Gare (Parigi), Sunset Sunside (Parigi), La legge di Murphy (Den Haag), Twee Spieghels (Leida), Alexander Platz (Roma), Un Tubo (Siena), Bflat (Cagliari), Jazzino (Cagliari). Ha collaborato o condiviso il palco con artisti del calibro di Baptiste Herbin, Adam Pache, Giovanni Amato, Massimo Morganti, Antonello Sorrentino, Francesco Ciniglio, Darrel Green, Riccardo Del Fra, Enzo Zirilli, Alessandro Di Liberto, Nicola Muresu, Antonio Ciacca, Mariano Tedde, Massimo Russino, Vittorio Sicbaldi, Emanuele Cisi, Salvatore Maltana e tante altre eccellenze. A giugno 2019 è vincitore della XVIII^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani e Premio Imaie. Nel maggio 2021 gli è stato conferito il Premio Nazionale Chicco Bettinardi – Sezione Solisti. Dal 2022 a Roma dirige un suo quartetto.
Nicola Muresu comincia l’attività da professionista alla fine degli anni ’80, suonando in diverse formazioni come sideman nei iazz club e festival nazionali. Approfondirà poi la conoscenza del jazz e del contrabbasso alla Scuola di Perfezionamento di Siena Jazz, dove segue i corsi di musica d’assieme tenuti da Furio Di Castri e da Stefano Battaglia, e il corso di contrabbasso tenuto da Furio Di Castri. Entra a far parte di alcune importanti band: una è la Big Band del Centro Jazz di Torino prima con Enrico Rava – con cui collaborerà poi in diversissime occasioni – e quindi con Lee Konitz. Entrerà successivamente nel “Sestet(To)” gruppo con il quale parteciperà al festival di Coutance in Normandia e con tale formazione sarà presente ai festival internazionali di Namur (Belgio) e Tours (Francia). Il gruppo si trasforma in “the Italian Sax Ensemble”, organico di otto musicisti con ospite Tom Kirkpatrik, ensemble da cui scaturisce un CD dal nome “Playin’ The Giants”. Con la Big Band di Gianni Basso (Enrico Intra, Franco Cerri) partecipa al “JVC Newport jazz festival” tenutosi a Torino e al festival dei “due Laghi Jazz” di Avigliana vantando la collaborazione del trombettista americano Benny Bailey. Seguiranno diverse collaborazioni molto importanti come quella con il trio del pianista Antonio Faraò (Antonio Hart, Franco Ambrosetti, Charles Tolliver) e il quartetto del sassofonista Renato D’Aiello (Rechel Gould, Tony Scott). Altra importante collaborazione quella con Giulio Capiozzo con cui parteciperà a lunghissimi tour Italiani ed Europei con artisti internazionali quali Jimmy Owens, Tony Scott, George Cables, Harold Land, Paola West eccetera. Con Emanuele Cisi imbastirà alcuni progetti tra cui il trio con il batterista sloveno Zlatko Kaucic. Molto importante la sinergia attivata con Antonio Ciacca, con cui suonerà in diverse occasioni in Italia e all’estero in festival internazionali al fianco di illustri leggende del jazz come Steve Lacy, Art Farmer, John Betsch, Larry Smith, Eliot Zigmund, Benny Golson, Steve Grossman, Johnny Griffin e altri ancora. Collabora spesso con Renato Chicco e con il quartetto di un’altro gigante del jazz, Jerry Bergonzi. Più di recente, diviso tra la Sardegna e Roma, comincia una fruttuosa attività con diversi artisti romani d’adozione come: Max Ionata, Paolo Recchia – special guest Alex Sipiagin -, Dave Kikoski, Joel Fram, Dado Moroni e altri ancora. Con Fabrizio Bosso registrerà un CD per il mercato giapponese dal titolo “Black Spirit” e suonerà nel quartetto a suo nome. Altra collaborazione, più occasionale, quella con Rosario Giuliani con cui avrà la fortuna di partecipare ai concerti della promozione del disco “Lennie’s Pennies” con Dado Moroni e Joe La Barbera.
Fanou Torracinta, originario dell’isola della bellezza, è un chitarrista jazz di 26 anni. Fin da piccolo si confronta fra i migliori per il suo stile, esibendosi spesso in Corsica in alcuni festival estivi. Assorbe alcune suggestioni con entusiasmo, scopre i suoni gitani della musica di Django Reinhardt. E sogna di imitarli. Nel 2012 Fanou parte in tour con Tchavolo Smchitt, una vera leggenda dello stile gitano. Questo incontro sarà decisivo. Lo rivedrà e suonerà con lui ad ogni sua partecipazione ai festival corsicani. A diciassette anni, ha creato con Arnaud Giacomoni, giovane cantante corso, William Brunard, contrabbassista e Bastien Ribot (violinista), due eccellenti musicisti della scena jazz e gypsy jazz, il trio/quartetto corso: gruppo che si esibirà su palcoscenici prestigiosi come Jazz in Marciac, Le notti della chitarra di Patrimonio e altri ancora. Fanou Torracinta si evolve e conferma oggi sulla scena jazz e gitana parigina. Ha formato il suo nuovo gruppo nel 2019, ancora con William Brunard e con Benji Winterstein. Pubblica un nuovo album nel 2021, “Gipsy guitar from Corsica”, continuando ad esibire un repertorio piuttosto personale che collega le sue influenze corse a quelle gitane.
Joe Debono è un pianista di formazione classica ed ha scoperto il jazz attraverso suo zio Charles Sciberras, un rinomato batterista jazz locale che fin da quando era piccolo lo ha presentato a vari artisti importanti e lo ha esposto a eventi di musica dal vivo. Suona con con tanti musicisti importanti tra cui Charles City Gatt, Sandro Zerafa, Nicky Doublet, Aldo Bassi, Carlo Muscat, Joe Camilleri, Oliver Degabriele, Stjepko Gut, Rino Cirinnà, Roberto Occhipinti, Yoni Zelnik, Bertil Strandberg, Nello Toscano, Dino Rubino, Nadine Axisa, Hetty Kate, Olivier Zanot, il gruppo Etnika e altri ancora. Ha suonato in tanti festival e club famosi come “Euromusica” in Grecia, “XII Rencontre des Écoles de Musique de la Méditerranée” di Tunisia organizzata dall’ECUME, “Youth Festival” ad Ankara, Calpe Program a Gibilterra, Euro-Scene Festival a Leipzig, Folkest festival in Friuli, Montreux Jazz Festival, Malta Jazz Festival, Battiati Jazz Festival, Ragusa Jazz Happening, Canicattini Jazz Festival, Porgy & Bess Jazz club, Monk Jazz Club. Nel 2021 esce il suo primo album “Acquapazza”. Attualmente tiene lezioni di piano contemporaneo presso la Malta School of Music. Joe Debono è anche il direttore artistico di Offbeat Music Bar, che si propone di coltivare un hub per gli amanti della musica attraverso esibizioni dei migliori talenti locali e stranieri. Ha un calendario molto attivo durante tutto l’anno e sin dalla sua apertura è stato con orgoglio protagonista presso la sede delle masterclass del Malta Jazz Festival con le successive jam sessions.