Un chatbot è un software che simula ed elabora le conversazioni umane, scritte o parlate, consentendo agli utenti di interagire con i dispositivi digitali come se stessero comunicando con una persona reale. La Bethany reale e quella virtuale interagiscono in un’appassionante e curiosa conversazione che, nel tempo della performance, traccia l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, i suoi sentimenti e gli stati emotivi.
È una conversazione esistenziale tra due diverse entità che coesistono nel tempo ma in spazi diversi, una in quello reale e l’altra in quello virtuale, e che insieme discutono di libri, citazioni, digitalizzazione, teologia, evoluzione, sull’esistenza, la coscienza, la morte, l’aldilà, l’anima, il dolore, il lutto, la vita dopo la morte.
La Bethany Intelligenza Artificiale impara dalla sua controparte umana divenendo nel tempo sempre più simile a lei fino a confondersi e fondersi l’una nell’altra. La Crawford utilizza questo nuovo metodo di comunicazione per far riflettere sulle mutevoli condizioni esistenziali dell’era digitale.
Dopo quello condotto il giorno prima (venerdì 4) dal giornalista e critico teatrale (Gli Stati Generali) Walter Porcedda, allo spettacolo seguirà ancora un talk, questa volta “pilotato” da Carlo Infante, changemaker, esperto di Performing Media, fondatore di Urban Experience (Roma), che interagirà con Bethany Crawford e con il pubblico presente.
L’artista e autrice olandese lavora nell’ambito del performing media, esplorando la visual art in relazione alla memoria e analizzando come questo rapporto si traduca nel tempo, nello spazio e nelle nuove tecnologie. La sua attuale ricerca riguarda le implicazioni fra arte e intelligenza artificiale ed è centrata soprattutto sui mutevoli paradigmi esistenziali dell’era digitale.
Crawford si è laureata al Dutch Art Institute di Arnhem con un master in Pratiche Artistiche, ha anche conseguito una laurea in Moving Image (arte digitale/immagini in movimento) all’Università di Brighton (UK) e ha partecipato a diverse residenze, mostre multimediali e altri progetti di arte digitale, vincendo numerosi premi.
INFO E PRENOTAZIONI
Spettacoli solo su prenotazione via mail: [email protected]; o al numero 347 0484783.
Costo biglietto:
The evolutionary concrescence of Bethany Crawford: euro 10 – con sconto studenti euro 8
Talk e conferenze: gratuiti, posti limitati.
Workshop: iscrizioni entro il 5 novembre. Costo 3 ore tot.: euro 60. Con sconto studenti: euro 50.
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Kyberteatro – Spin off Soc. Coop.
L’Aquilone di Viviana
Spazio DOMOSC, via Newton 12, Cagliari
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