La Grande Prosa: Stagione 2022-2023
OLBIA – CINE/TEATRO “OLBIA”Storie d’amore e d’amicizia, voci di donne e ritratti di famiglia con la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia con il patrocinio e il sostegno del Comune di Olbia, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Otto titoli in cartellone da dicembre ad aprile
Otto titoli in cartellone da dicembre ad aprile tra riletture di classici e testi contemporanei con i nomi di punta della scena italiana – da Chiara Francini a Benedicta Boccoli e Lorenza Mario con Stefano Artissunch, Debora Caprioglio con Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti, Caterina Costantini e Eva Grimaldi con Eva Robin’s e Evelina Nazzari, Michele Sinisi con Stefania Medri e Stefano Braschi, la cantante Ginevra Di Marco con Gaia Nanni, l’attore e comico Gabriele Cirilli e tre giovani talenti isolani come Noemi Medas, Federico Giaime Nonnis e Leonardo Tomasi.
Una programmazione variegata che spazia tra ironia e dramma, tra intriganti e divertenti monologhi come “Una ragazza come io” con Chiara Francini e “Duepuntozero” di e con Gabriele Cirilli, a scoppiettanti commedie come “Preziose Ridicole” da Molière, “Buoni da morire” di Gianni Clementi e “Tutto per Lola” di Roberta Skerl, accanto a testi cult del Novecento come “Tradimenti” di Harold Pinter e “Due Fratelli” di Fausto Paravidino e le vicende esemplari e l’impegno delle “Donne Guerriere”.
Stagione 2022-2023
Uno sguardo attento sulla drammaturgia contemporanea per una Stagione 2022-2023 capace di soddisfare il gusto di un pubblico di appassionati e esperti, ma anche di attrarre nuovi spettatori, in particolare fra le giovani generazioni, privilegiando l’humour e la leggerezza per mettere in risalto gli aspetti tragicomici e paradossali dell’esistenza, confrontandosi con pregiudizi e stereotipi, in un colorato affresco della società.
1 dicembre
Ouverture – giovedì 1 dicembre alle 21 – con “Una ragazza come io”, originale one-woman-show scritto a quattro mani con Nicola Borghese (che firma la regia) e interpretato dall’eclettica attrice, scrittrice e conduttrice Chiara Francini, dove l’artista «ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti altri, l’infanzia di paese, i nonni con cui è cresciuta, la famiglia matriarcale, l’adolescenza, il percorso di ragazza di provincia sano e caparbio, il desiderio odierno combattuto e vivissimo di voler diventare mamma e la fierezza dell’essere ora e sempre una diversa, una strana, una fuoriposto, un’inadeguata, una parvenue».
Un’intensa prova d’attrice per Chiara Francini che rivela, tra umorismo e qualche nota malinconica, in un elegante gioco di contrasti, «cosa significhi per lei essere una donna oggi, ma in modo rivoluzionario: dicendo la verità».
12 gennaio
Il genio di Molière – giovedì 12 gennaio alle 21 – per “Preziose Ridicole” con Benedicta Boccoli e Lorenza Mario, protagoniste sulla scena con Stefano Artissunch, che ha curato adattamento e regia della celebre commedia sulle disavventure di due giovani di provincia, ammaliate dai fasti parigini:
in questa versione la vicenda è ambientata nell’Italia degli Anni Quaranta, dove due artiste d’avanspettacolo si esibiscono in un varietà stile “Café Chantant”.
Sullo sfondo di «una società delle apparenze dove “le persone di qualità sanno tutto senza aver mai imparato nulla”», come ricorda Artissunch sottolineando le analogie con il presente, sotto le luci della ribalta, Caterina e Maddalena riescono comunque a conquistare il pubblico con il loro talento e la loro vulnerabilità, tra melodie indimenticabili da “Milord” a “Maramao Perché Sei Morto” e “Ma L’Amore No”.
31 gennaio
Una riflessione sull’amore e il disamore, sulla fragilità e precarietà delle relazioni – martedì 31 gennaio alle 21 – con “Tradimenti” di Harold Pinter, con Stefano Braschi, Stefania Medri e Michele Sinisi, che firma la regia della pièce, incentrata sui delicati equilibri di un triangolo sentimentale.
Un classico del Novecento, nella rilettura moderna di uno degli artisti più interessanti del panorama contemporaneo, che scandisce i momenti significativi di una narrazione a ritroso, dalla fine della storia ai suoi inizi, utilizzando in maniera originale le “didascalie”, in una scansione temporale irregolare, dettata dai ricordi e dalle emozioni.
«Il teatro dev’essere divertente e coinvolgente… il pubblico deve dunque trovare qualcosa di se stesso» – afferma Sinisi –. «“Tradimenti” deve riuscire ad appassionare, a muovere ad una riflessione, ad essere parte del presente».
9 febbraio
Un inquietante “ritratto di famiglia” – giovedì 9 febbraio alle 21 – con “Due Fratelli” di Fausto Paravidino, con Noemi Medas, Federico Giaime Nonnis e Leonardo Tomasi, per la regia di Maria Assunta Calvisi:
la cucina di un appartamento in città diventa teatro di una vicenda emblematica, che sintetizza il disagio di una gioventù disorientata.
Un testo cult (vincitore del Premio Riccione Teatro 1999) costruito attorno a dialoghi serrati, un flusso di pensieri e parole in cui i dettagli del quotidiano si mescolano a questioni esistenziali e temi cruciali, come il legame apparentemente conflittuale, in realtà quasi simbiotico che unisce i due ragazzi e la difficile convivenza con la loro coinquilina Erica, una giovane donna con molti segreti.
Tra discorsi ellittici, densi di allusioni e accese discussioni, la vicenda prosegue in un drammatico crescendo fino all’inatteso finale.
28 febbraio
Un omaggio alle eroine e alle rivoluzionarie di ieri e di oggi – martedì 28 febbraio alle 21 – con “Donne Guerriere” con Ginevra Di Marco e Gaia Nanni, che tra racconti e canzoni, sulle note di Francesco Magnelli (pianoforte e magnellophoni) e Andrea Salvadori (chitarre, tzouras e elettronica), rievocano figure come Rosa Parks e Nilde Jotti, Anna Magnani e Virginia Woolf accanto alle musiciste Rosa Balistreri e Caterina Bueno.
Storie di donne famose o sconosciute, come la badante Ludmilla o l’operaia Luciana: che hanno lottato, giorno dopo giorno, per rivendicare dignità e diritti negati e per cambiare il mondo:
«“Donne Guerriere” parla di chi si batte – con le armi delle parole, del racconto, del canto, dei gesti esemplari – contro le violenze e le discriminazioni» spiega il regista Francesco Pedullà: «lo spettacolo è dedicato a tutte le donne che creano e ricreano simbolicamente la vita».
9 marzo
Un sapido affresco della società – giovedì 9 marzo alle 21 – con “Buoni da morire” di Gianni Clementi, nell’interpretazione di Debora Caprioglio e Pino Quartullo con Gianluca Ramazzotti, per la regia di Emilio Solfrizzi:
una coppia della medio-alta borghesia, preoccupata per il futuro del figlio, una sorta di “sbandato”, decide di trascorrere una vigilia di Natale diversa, insieme ai volontari che assistono i clochards.
Un’esperienza che li induce a riscoprire valori e ideali dimenticati, a ripensare il significato stesso dell’esistenza… finché alla porta di casa si presenta un ospite inatteso, ex compagno di scuola del figlio, con tutte le caratteristiche di chi vive per la strada: un arduo dilemma per i protagonisti, costretti a decidere se accogliere quello che è in fondo un perfetto estraneo, o lasciarlo fuori, nel gelo dell’inverno.
31 marzo
Una commedia in giallo – venerdì 31 marzo alle 21 – con “Tutto per Lola” di Roberta Skerl, una pièce ironica e coinvolgente, ricca di colpi di scena, che vede protagoniste Caterina Costantini, Eva Grimaldi, Eva Robin’s e Evelina Nazzari accanto a Geremia Longobardo per la regia di Silvio Giordani:
quattro professioniste dell’amore in pensione abitano insieme in una villetta, in un microcosmo fatto di ricordi al riparo da pregiudizi e cattiverie, una preziosa oasi di serenità.
La tranquilla routine domestica viene però infranta a causa di un delitto in cui le signore rischiano di venire coinvolte, anche in virtù dei loro trascorsi peccaminosi: mentre le indagini continuano, emergono i temperamenti differenti delle quattro donne, e soprattutto il forte legame di amicizia e solidarietà che unisce queste creature appassionate e fragili, vissute ai margini della società.
21 aprile
La difficoltà di restare al passo con i tempi – venerdì 21 aprile alle 21 – nell’esilarante “Duepuntozero”, il nuovo spettacolo di e con Gabriele Cirilli, scritto con Mattia Cirilli, Maria De Luca, Lucio Leone, Gianluca Giugliarelli e diretto da Valter Lupo:
un one-man-show, in cui l’artista si cimenta con differenti generi, dalla commedia degli equivoci al cabaret, alternando «racconti di vita vissuta comici ma che toccano anche le corde del cuore, canzoni, monologhi e gag irresistibili».
Uno spettacolo ispirato alla velocità dei continui cambiamenti della realtà che ci circonda, la necessità di aggiornarsi e confrontarsi con l’evoluzione tecnologica e le nuove forme di comunicazione, insomma il ritmo incessante e lo stress della vita moderna, raccontati con ironia, tra battute e spunti di riflessione, per far sorridere e pensare.
La Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Olbia e con il contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.
INFO & PREZZI
abbonamento a 8 spettacoli:
110 euro
biglietti:
posto unico 16 euro
biglietteria online: www.cinemaolbia.it
info e prenotazioni: tel 0789.28773 – cell. 329.8408584