50 VOLONTARI/E A QUARTUCCIU
PER SOSTENERE L’EMANCIPAZIONE DELLE DONNE
AFRICANE.
Mani Tese, in collaborazione con laFeltrinelli, è alla ricerca di 50volontari/e a Quartucciu per impacchettare regali e sostenere così i
progetti a favore dell’indipendenza delle donne in Benin, Burkina Faso
e Guinea-Bissau.
Cagliari 23 novembre 2022 – Torna la grande campagna di raccolta fondi
natalizia di Mani Tese “Molto più di un pacchetto regalo”, in collaborazione
con laFeltrinelli.
Per realizzarla, Mani Tese Mani Tese cerca 50 volontari/e che vogliano
dedicare qualche ora del proprio tempo per impacchettare regali presso la
libreria laFeltrinelli Village del Centro Commerciale “Le Vele” a Quartucciu
dall’8 al 24 dicembre 2022 e sostenere così i progetti dell’ONG a favore
dell’emancipazione delle donne in Benin, Burkina Faso e Guinea-Bissau.
Sul blog del Gruppo locale di Cagliari di Mani Tese (http://maniteseca.blogspot.it) è possibile visionare le modalità di partecipazione e di adesione
e conoscere gli orari degli incontri informativi con i volontari, che saranno sia in
presenza che in videoconferenza, il 26 novembre e il 2 dicembre.
Donne al centro
Molto più di un pacchetto regalo ! è un’iniziativa di sensibilizzazione e di
raccolta fondi di Mani Tese realizzata in collaborazione con laFeltrinelli, che
ogni anno, nel periodo prenatalizio, raccoglie fondi per realizzare progetti di
sviluppo nel Sud del mondo.
“Donne al centro” è il nome della campagna 2022, giunta ormai alla sua XV
edizione, che quest’anno sosterrà i progetti di Mani Tese per favorire
l’emancipazione delle donne in Africa Occidentale contrastando la violenza di
genere, l’abbandono scolastico delle ragazze e favorendo l’autonomia
economica delle donne in tre Paesi dell’Africa Occidentale: Benin, Burkina
Faso e Guinea-Bissau.
La campagna interesserà 35 città e 45 librerie in tutta Italia.
Il potenziale inespresso delle donne africane
In Africa troppe donne non possono decidere del proprio futuro. Su di
loro pesa ancora il carico della famiglia – 1/3 delle donne ha un figlio prima dei
18 anni – che faticano a sostenere a causa della loro scarsa scolarizzazione e
delle difficoltà ad accedere a opportunità lavorative.
Il 51% delle donne in ambito rurale, inoltre, vive all’interno di un nucleo
familiare dove il marito prende tutte le decisioni.
L’impegno di emancipazione delle donne di Mani Tese inizia dalle più
piccole, in Benin, dove l’abbandono scolastico è elevato soprattutto tra
le ragazze e nelle zone rurali e rappresenta una delle prime cause
dell’aumento del traffico di minori. Secondo un rapporto dell’Unicef del 2020,
un/a bambino/a su due (52,2%) è coinvolto nel lavoro minorile, e quasi
4 su 10 lavorano in condizioni pericolose. L’intervento di Mani Tese coinvolge
600 ragazze nel dipartimento dell’Atacora, uno dei meno avanzati
economicamente del Paese, attraverso seminari e incontri di
sensibilizzazione per garantire la scolarizzazione delle bambine.
Rendere economicamente autonome le donne è un altro passo
importante per permettere loro di far valere i propri diritti. Per
raggiungere questo obiettivo, sempre in Benin Mani Tese è impegnata nel
potenziamento delle capacità produttive e di trasformazione di
prodotti della tradizione locale coinvolgendo 562 contadine in un
percorso di conoscenza dell’agroecologia e accompagnando altre 527 donne
nell’avvio della produzione di pomodori, okra, cavolo, fagioli, piselli e
melanzane.
In Burkina Faso, Paese a basso reddito dove l’economia si basa in gran parte
sull’agricoltura ma la cui produzione non soddisfa il fabbisogno delle persone,
Mani Tese è impegnata da anni nel rafforzamento dell’imprenditoria
femminile, attualmente nell’ambito della filiera del riso con l’avvio di 10
centri dedicati, ma anche nella produzione di pomodoro e cipolla. È inoltre
impegnata nel coinvolgimento di 70 donne in un importante processo di
transizione agroecologica delle loro attività agricole.
In Guinea-Bissau Mani Tese è invece impegnata nel supporto alle vittime
di violenza di genere. Su 978 donne intervistate da Mani Tese che hanno
indicato di avere o aver avuto un partner, 613 hanno dichiarato di aver
subito violenza. Oltre al lavoro di coordinamento e sensibilizzazione con gli
attori chiave per creare un contesto di prevenzione della violenza sulle
donne, Mani Tese è qui impegnata a fornire assistenza educativa,
psicosociale e legale alle donne ospitate in due centri di accoglienza
per vittime di violenza di genere e a favorirne il loro reinserimento
sociale attraverso percorsi di formazione (in sartoria e panificazione) per
poterne garantire l’indipendenza economica.
A questo lavoro si affianca anche la creazione di nuove opportunità
economiche per le donne, in particolare giovani e con disabilità, attraverso
attività di formazione professionale, borse di studio, tirocini,
apprendistati e il sostegno di microimprese femminili.