Le imprese hanno tempo sino a fine anno – Domicilio Digitale
Le imprese hanno tempo sino a fine anno. Poi scatteranno le sanzioni. La normativa nazionale ha imposto a tutte le imprese, sia le società che le ditte individuali, l’obbligo di comunicare il proprio domicilio digitale al Registro delle Imprese presso le Camere di Commercio.
Le imprese hanno tempo sino a fine anno. Poi scatteranno le sanzioni. In pratica, ciascun imprenditore dovrà avere un PEC attiva, casella di posta certificata, per ricevere e inviare comunicazioni alla pubblica amministrazione.Molte imprese e ditte individuali hanno un domicilio digitale attivo e sono in regola. Manca circa il 20% del totale delle imprese che ha tempo ancora un mese per evitare le sanzioni previste dalla legge nazionale.
“L’Unione delle Camere di Commercio della Sardegna sta informando gli imprenditori e i consulenti fiscali per favorire il dialogo tra le imprese e la pubblica amministrazione. Si tratta infatti di applicare anche in Sardegna una legge nazionale che spinge verso il domicilio digitale per tutti gli imprenditori.
E prevede per chi non si adegua una sanzione in funzione della tipologia giuridica, ditta individuale oppure società – dice il segretario generale della Camera di Commercio di Sassari, Pietro Esposito- Tutte le imprese che non hanno ancora comunicato il proprio domicilio digitale (indirizzo di posta elettronica certificata) – o non lo avessero rinnovato – dovranno regolarizzare la propria posizione con la relativa comunicazione al Registro delle Imprese entro fine anno. Il domicilio sarà automaticamente inserito nella visura camerale e consultabile negli elenchi INI-PEC, per divenire la via preferenziale per comunicare con la pubblica amministrazione regionale e statale.”
Unioncamere, perciò avvisa che per evitare le sanzioni, le imprese possono ancora comunicare il proprio domicilio digitale (PEC) al Registro Imprese Camerale e chiederne l’iscrizione entro fine anno.
Infatti, secondo l’ art. 37 del D. L. 16 luglio 2020, n. 76 (convertito con la L. 11 settembre 2020, n. 120), relativo a “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, le imprese inadempienti saranno soggette a:
– attribuzione d’ufficio, da parte della Camera di commercio competente per territorio, di un domicilio digitale, così formato: [email protected], attivo solo in ricezione, accessibile dal rappresentante dell’impresa tramite il cassetto digitale dell’imprenditore, attraverso la piattaforma https://impresa.italia.it/cadi/app/login.
– applicazione di sanzioni: le Camere di Commercio hanno l’obbligo di applicare le sanzioni che per le società sarà di 412,00 euro per ogni rappresentante legale e per le imprese individuali di 60,00 euro;
Per maggiori informazioni e per verificare la regolarità della propria posizione, si può consultare: https://domiciliodigitale.unioncamere.gov.it/home
Per indicazioni operative sull’invio della pratica: https://www.registroimprese.it/indirizzo-pec
Per richiedere un domicilio digitale (indirizzo PEC) occorre rivolgersi ad un gestore di PEC iscritto nell’elenco pubblicato sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale: https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/posta-elettronica-certificata/elenco-gestori-pec