Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal presidente regionale di Confagricoltura, Paolo Mele, che ha sottolineato di apprezzare la disponibilità del ministero della Salute, per la propria parte, e del vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, nell’attivarsi da subito per reperire e stanziare i fondi da destinare alle aziende bovine colpite dal blocco delle movimentazioni dei capi
“Non possiamo che essere soddisfatti nel vedere che la Regione ha accolto le proposte che, come Confagricoltura Sardegna, abbiamo fatto per gestire al meglio l’emergenza sanitaria subito dopo la segnalazione del primo caso di malattia emorragica del cervo in Sardegna: dall’istituzione di un tavolo tecnico tra associazioni di categoria agricola e assessorati della Sanità, dell’Agricoltura, Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna e Ministero della Salute, all’avvio della sorveglianza passiva e alla ricerca di carcasse negli areali dove si trova il cervo sardo.
Due passaggi importanti che hanno già prodotto i primi risultati positivi. Il blocco che per le prossime settimane continuerà a impedire il trasferimento dei vitelli nei punti di ingrasso della penisola, causerà un aggravio di spese a carico degli allevatori che non potranno vendere ma dovranno comunque assicurare un giusto sostentamento agli animali. Si è partiti con il giusto approccio; tale modalità d’azione ci deve accompagnare nel prossimo futuro”.