Party Round Green presenta le PPS
Danilo Arlenghi, titolare di Party Round Event & Promotion service, l’unica società in Italia che si fa in 8 per eventi aziendali, pubblici e privati “chiavi in mano” e che essendo proprietaria e fonte dei servizi stessi fa risparmiare tempo e denaro, ha ideato un innovativo servizio promozionale on field per le aziende
Party Round Green presenta le PPS – Perché gli stili di vita, le abitudini d’acquisto, i bisogni e i desideri dei consumatori cambiano di continuo e con essi si modificano le modalità di approccio ai consumatori e si evolvono le tattiche e le strategie, le tecniche e gli strumenti della comunicazione e del marketing attuale: le “Promozioni Personalizzate Spettacolarizzate” :Cosa sono? Sono consumer/trade promotion nei punti vendita, in e out-door, on the road, in tour, con la stessa meccanica del sampling per le in-store promotion, che si collocano nell’area del action marketing o come viene definito oggi street/live marketing.
L’innovazione sta tutta nell’utilizzare differenti soggetti protagonisti anzichè le ‘classiche’ hostess o promotrici, che dopo trent’anni di onorato servizio, pur assolvendo sempre bene la loro missione, risultano leggermente obsolete e senza attrattiva di novità.
(Party Round www.partyround.it peraltro continua a servire hostess e promotrici con enorme successo)
I nuovi ‘attori’ professionisti del contatto con il pubblico, definibili come “animatori” sono: artisti di strada, animatori/trici villaggio, cantanti, caricaturisti, maghi/illusionisti e comici, tutti sicuramente più idonei, abili e versatili ad instaurare relazioni con gli acquirenti –consumatori ed a creare una più efficace brand experience.
L’ulteriore evoluzione di questa tecnica di promotion on field, che già testata e realizzata diverse volte, ha una redemption del 38% in più rispetto alla declinazione più tradizionale, consiste inoltre nell’aggiunta di due plus vincenti: la personalizzazione dell’iniziativa e la spettacolarizzazione della operazione.
La connotazione di spettacolarizzazione rende il processo di comunicazione più attraente (perché lo spettacolo o l’animazione , qualunque essi siano, catalizzano l’attenzione, coinvolgono e generano simpatia) e conferisce alla promozione stessa sia un impatto più memorabile, sia più emozionale, creando empatia tra il brand e l’interlocutore: infatti ogni iniziativa promozionale che si rispetti deve farsi ricordare a lungo, colpire e stupire il consumatore, creare una emozione. E’ infatti da una emozione positiva, come ben sanno i veri esperti di marketing, che nasce il 75 % degli impulsi all’acquisto(che generano vendite effettive).
La personalizzazione tocca invece la sfera psicologica dell’atto d’acquisto rendendolo una esperienza unica, individuale e fuori da banali omologazioni per ognuno . Ed è proprio il MKTG one-to-one a suggerirci che oggi come oggi, il gradimento di ogni specifico cliente è tutto.
L’esperienza “gradevole” del singolo è frutto di un’accorta azione che tiene conto delle preferenze e delle esigenze individuali. Oggi l’acquirente decide le caratteristiche del servizio-prodotto che acquista. Agisce in modo consapevole e non tollera di sentirsi appiattito.
Non vuole essere considerato un mero consumatore, trattato solo per fini economici, preda puramente di ambizioni commerciali, ma desidera essere vissuto come un individuo, con tanto di cuore ed emozioni, ragione e pensiero, insomma, prima di tutto come un essere umano con la propria individualità, che giustamente reclama. La personalizzazione e’ infatti una potente leva tattica che fa davvero la differenza.
La sua applicazione permette al singolo di non sentirsi più uno fra i tanti, bensì uno con gli altri con la propria spiccata soggettività, tipica del consumatore latino, in particolare di quello italiano che ha in se’ la naturale tendenza ad una dicotomia paradossale: uguale ma diverso (segue le mode ma con un tocco di personale, è omologato ma differenziato al tempo stesso , ecco il vero paradosso).
Ciò sarà più possibile e probabile attraverso contatti mirati e bespoke che si trasformano da one-to-one a one to each (ossia non uno ad uno che ha un significato solo numerico, bensì uno per ciascuno che ha un significato psicologico) personalizzati e non standardizzati .
Il comico racconta ad ogni singolo acquirente una barzellettina o una battuta diversa, il caricaturista disegna una figura ad hoc, il mago realizza una piccola illusione differente, così come il cantante dal vivo interpreta il ritornello della canzone preferita.
La personalizzazione si è inserita a buon diritto come la quinta P del marketing mix.
Dalla analisi del Customer Behaviour alla comprensione della Customer Mind, dalla Customer satisfaction alla Human satisfaction , nuovi paradigmi essenziali del rapporto brand-acquirente, azienda-cliente, grazie alle PPS, una sorta di mini-eventi dal volto “umano” che migliorano l’empaticità con i propri fruitori , l’approccio e la conoscenza dei propri target di riferimento, nonché l’interazione con il pubblico coinvolto.
E’ l’azienda, finalmente, che scende dal piedistallo e va dai consumatori e non viceversa come è sempre stato nel marketing tradizionale. Con le PPS più relazione, più memorabilità, più emotività, più efficacia alla promozione, valori aggiuntivi che si traducono in più vendite e maggior fidelizzazione.