Rubrica: “Abbiamo bisogno di Eroi” | Episodio 13 – “Wandavision”: cosa è il dolore, se non amore perseverante? – (Parte 2)
Wandavision, la miniserie Marvel incentrata sul lutto: quanto ci spingiamo oltre quando perdiamo una parte di noi stessi?
Nel precedente episodio abbiamo affrontato il tema della serie in maniera più superficiale, parlando della trama e dei personaggi.In quest’episodio affrontiamo nel dettaglio l’elaborazione del lutto e come Wanda, con le sue azioni ci mostra come lo ha affrontato.
Abbiamo detto che Wanda ha perso tutto: infatti, viene mostrato tramite flashback, nell’episodio 8, come Wanda e Pietro perdono i genitori.
Fu a causa di un ordigno Stark, come già si accennò in Avengers: Age Of Ultron, infatti i due sono molto arrabbiati con Stark.
Di seguito a questo, Wanda perde suo fratello Pietro, la sua nazione, la fiducia dei suoi compagni, e Visione, per due volte.
Tornata dopo il Blip, tutti hanno riabbracciato i loro cari: tranne Wanda, lei è sola al mondo, senza casa e senza meta.
Distrutta dal dolore, si reca allo S.W.O.R.D. per prendere il corpo di Visione e seppellirlo, ma una volta là si trova davanti uno spettacolo raccapricciante: Visione è completamente dissezionato, a pezzi, un ammasso di ferraglia.
Il Direttore dello S.W.O.R.D. infatti non vuole far sì che si sprechi il vibranio di cui Visione era composto.
Wanda davanti all’immagine di quello che era l’uomo della sua vita, non può fare altro che lasciare l’edificio e tornare a “casa”.
Cosa è per lei casa ora?
Ora casa è un terreno che Visione aveva acquistato per vivere la loro storia, completamente abbandonato, senza una casa, e questo ci fa presumere che abbia fatto l’acquisto prima del Blip.
In quel momento Wanda, completamente persa, in preda alla disperazione, sprigiona un tale potere e una tale forza da soggiogare completamente la cittadina di Westview, creare fisicamente un’illusione tangibile di Visione, una nuova vita, controllare le menti dei cittadini e creare i suoi figli: Tommy e Billy.
Facciamo un passo indietro: “cosa è il dolore, se non amore perseverante?”
Questa è la frase che disse Visione a Wanda dopo il suo sfogo circa la perdita di Pietro.
Visione la rassicura sul fatto che non è tutto dolore, che lei ha la forza di reagire e che lui c’è per lei.
Wanda capisce quindi che il suo dolore è un amore potente, che persevera e tiene in vita i ricordi dei suoi cari.
Wanda ama a tal punto Visione, ama a tal punto l’idea della loro vita insieme che è riuscita a crearla con la magia, sprigionando un potere mai visto prima.
Difatti, Wanda non riesce ad essere felice: non ha mai avuto, dal momento della sua introduzione nel 2015, un vero e proprio momento di felicità, e in ogni film perde qualcosa o qualcuno.
È destinata ad essere sola e svuotata, e solo con questo immenso dolore è riuscita a trovare la sua felicità: ma è una felicità effimera, finta, irreale.
La situazione degenera, e Wanda non solo perde nuovamente tutto, dovendo perdere figli e Visione, ma diventando Scarlet Witch, come dalle profezie, secondo Agatha Arkness, viene corrotta dal Darkhold, il libro dei dannati.
La sua storia continua in Doctor Strange nel multiverso della follia, dove ormai completamente corrotta e senza più bene nel cuore, insegue America Chavez nel multiverso per prendere il suo potere di viaggiarci dentro, per cercare i suoi figli.
Diventa così il villain del film, seminando distruzione e morte ovunque.
Ormai Wanda è perduta, soggiogata da Scarlet Witch, completamente corrotta: ma sul finale, riesce a capire e a tornare lucida, distruggendo Wundagore, il suo tempio.
Non sappiamo se sia viva o sia morta.
Non c’è speranza che Wanda abbia mai un lieto fine del MCU, è perennemente tormentata dal male e dal dolore, che le viene inflitto o che infligge.
Questo l’ha resa una delle supereroine più interessanti della Marvel, tra le più amate dei fan.
Rincontrerà Visione? È viva? Dov’è?
Lo sapremo solo nel futuro del MCU, che verte verso un nuovo gran finale: Secret Wars.