Sabato 19 novembre “Visioni Sarde” fa tappa a Sini
Sabato 19 novembre “Visioni Sarde” farà tappa a Sini. L’appuntamento è fissato per le ore 18 presso il Salone Parrocchiale.La rassegna nata nel 2014 nell’ambito dello storico Festival “Visioni Italiane” organizzato dalla Cineteca di Bologna con lo scopo di promuovere e valorizzare nel mondo il cinema sardo è diventata ormai un progetto consolidato che gode del contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission.
Da anni “Visioni Sarde” propone un itinerario culturale che promuove l’arte cinematografica in luoghi dove non sono presenti sale cinematografiche, portando il cinema di qualità a domicilio.
A Sini sono in programma otto cortometraggi che si caratterizzano per un ampio spettro tematico, simbolo di un immaginario regionale contemporaneo capace di rappresentare efficacemente la pluralità culturale dell’isola.
In rapida sequenza saranno presentati:
– “Margherita” di Alice Murgia. Margherita ha 16 anni e passa l’estate dalla nonna in Sardegna. Da tempo ha una cotta per il bagnino. Finalmente ricambiata, si renderà conto che il sesso non è come si aspettava;
– “Il volo di Aquilino” di Davide Melis. Il vecchio scrittore Aquilino Cannas dalla sua terrazza guarda il Golfo di Cagliari. Parla con un fenicottero e gli racconta com’era bella Cagliari;
– “Il Pasquino” di Alessandra Atzori e Milena Tipaldo (MIRA). Un incredibile viaggio in stop motion e animazione digitale tra le pagine della celebre rivista satirica italiana;
– “Marina, Marina!” di Sergio Scavio. In un solo giorno, dalla mattina alla sera, nasce e matura il primo difficile amore tra due giovani compagni di classe, tra litigi e serenate;
– “Di notte c’erano le stelle” di Naked Panda. Nonno Bruno e suo nipote Lorenzo vivono in un futuro distopico in cui la terra è inquinata e colpita da una perdurante siccità;
– “L’ultima habanera“ di Carlo Costantino Licheri. Nella sede di una radio cagliaritana all’interno di un rifugio antiaereo le vicende sentimentali di Ciccio e Bruna creano scompiglio durante la trasmissione dell’annuncio della fine della guerra;
– “Un piano perfetto” di Roberto Achenza. Due amici squattrinati e senza speranze, pur di dare una scossa alla loro vita, si improvvisano ladri e tentano una rapina in un bar. Ma nulla va come dovrebbe.
– “L’uomo del mercato” di Paola Cireddu. Mario, ogni giorno, a piedi raccoglie a piedi le cassette del Mercato Ortofrutticolo per rivenderle a pochi centesimi. Durante questa sua “Via Crucis” quotidiana, sogna ad occhi aperti un’apixedda usata.
La regista sarà presente in sala per parlare dell’opera e dialogare con il pubblico.
La rassegna “Visioni Sarde” è realizzata dalla Cineteca di Bologna grazie al sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna. La distribuzione in Italia e all’estero è curata dall’associazione di promozione cinematografica “Visioni di Icnhussa” di Bologna e dal Circolo “A. Gramsci” di Torino.
Sini è un graziosissimo paese adagiato ai piedi dell’altipiano della Giara, tra le verdi colline della Marmilla che attira ogni anno migliaia di visitatori per l’affascinante ambiente naturale, il patrimonio archeologico, le eccellenze agroalimentari e la seguitissima sagra de Su Pani ‘e Saba.
Gioiello naturalistico di Sini è il parco di Cracchera, impreziosito nei periodi di piena dalla cascata di su Strumpu.
Il territorio è costellato di eredità preistoriche e di siti dove sono state rintracciate tombe, ceramiche e monete romane. Oltre a sette nuraghi emergono anche i resti di un insediamento punico-romano.
Il borgo vanta l’Olivo millenario riconosciuto monumento naturale della Regione Sardegna ubicato, assieme ad altri ulivi millenari, nel parco giochi comunale. L’Olivo ha una circonferenza di circa 13 metri alla base del fusto e un’altezza di oltre 15 metri.
La popolazione è laboriosa e accogliente. Il paese, in particolare, si anima il 25 aprile, con l’affollatissima Sagra de Su Pani ‘e Saba un prelibato dolce a base di mandorle, uvetta e sapa che lo rende famoso in tutta la Sardegna.
Bruno Mossa