Sabato 5 novembre approda a Torino RIVA LUIGI ’69 ’70. Cagliari ai dì dello scudetto, lo spettacolo di e con Alessandro Lay
Il Cada Die Teatro varca ancora una volta il mare e approda a Torino. Sabato 5 novembre il più che fortunato spettacolo RIVA LUIGI ’69 ’70 – CAGLIARI AI DI’ DELLO SCUDETTO sarà in scena alle 21 nello spazio di San Pietro in Vincoli Zona Teatro, ospite della Compagnia Il Mutamento.
Il monologo di e con Alessandro Lay (luci e suono sono di Giovanni Schirru, il progetto sonoro di Matteo Sanna, le scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru, l’organizzazione di Tatiana Floris), che, fin dal suo debutto, ha ricevuto consensi convinti da pubblico e critica, è dedicato a un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna:
Gigi Riva, che è stato e rimane un mito del calcio nazionale, e non solo. Ora, alla soglia dei 78 anni, viene giustamente omaggiato anche con un libro e un film, e al Cada Die Teatro va riconosciuto il merito di aver riportato già da tempo sotto i riflettori le vicende di vita e di sport di “Rombo di Tuono”.
Fu Gianni Brera – come è noto – a soprannominare così quel campione, arrivato giovanissimo da Leggiuno nell’Isola, per la sua potenza, l’ardore agonistico e le eccellenti capacità di goleador.
Pier Paolo Pasolini, grande appassionato di calcio, scriveva: “Il gioco del football è un ‘sistema di segni’; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale.
La sintassi si esprime nella ‘partita’, che è un vero e proprio discorso drammatico. Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico… Riva gioca un calcio in poesia”.
“Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni”, scrive nelle note di presentazione Alessandro Lay. “Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…”.
Lo spettacolo sarà preceduto alle 19.30 da un aperitivo con i pregiati vini di Jerzu offerto dall’Associazione Sardi Torino Antonio Gramsci.
Info
Tel. 328 2553721 – 0705688072