Scuola e Diabete: mancate linee guida in Sardegna
Ciusa (M5S):” Necessario rinnovare il protocollo d’intesa per la cura dei bambini diabetici a scuola”
Scuola e Diabete: mancate linee guida in Sardegna – “La Sardegna, considerato l’alto numero di pazienti diabetici, dovrebbe essere la regione italiana capofila nei programmi di intervento in ambito scolastico finalizzati alla gestione ottimale dei casi di diabete, da gestire grazie al lavoro sinergico di professionisti con competenze specifiche e sensibilità adeguate. Purtroppo, però, siamo molto distanti da questo modello virtuoso: nella nostra regione, infatti, da quattro anni non esiste più un protocollo di intesa tra Assessorato alla Sanità, ufficio scolastico regionale e MIUR finalizzato alla realizzazione di interventi mirati a favorire la piena integrazione e il completo benessere del bambino con diabete a scuola. Il protocollo, siglato il 29 ottobre 2015, è scaduto nel 2018, e la sua assenza rappresenta una criticità che complica notevolmente le gestione dei casi”.“Per questo è opportuno avviare un nuovo protocollo d’intesa in tempi brevi, affinché si possa garantire all’alunno con diabete di poter vivere in un ambiente scolastico sicuro e privo di qualsiasi forma di discriminazione”.
Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Ciusa ha presentato una mozione che impegna il Presidente della Regione e l’assessore regionale alla Sanità a voler accelerare i tempi di definizione di un nuovo Protocollo di intesa tra Assessorato regionale dell’igiene e sanità, ufficio scolastico regionale e MIUR dedicato alla gestione della patologia diabetica in ambito scolastico, giacché il precedente è oramai scaduto nel 2018.
“Chiediamo inoltre – prosegue Ciusa – che nel nuovo protocollo vengano migliorati alcuni punti critici emersi nella versione del 2015, come la formazione del personale sanitario deputato alla formazione/informazione del personale scolastico; la costituzione di una”cabina di regia” per la pianificazione e il controllo degli interventi tra i vari livelli del Servizio sanitario regionale (servizio di diabetologia pediatrica, pediatra di libera scelta e il dipartimento di prevenzione e distretto sanitario); il coinvolgimento diretto del pediatra di libera scelta anche nelle attività di formazione/informazione e di raccordo con i centri di diabetologia pediatrica; il sistema di monitoraggio e verifica in merito a frequenza dei casi, tipologia, soluzioni adottate e criticità evidenziate; la capillare attuazione del Protocollo nelle diverse aree sanitarie regionali”.
“Attraverso il Gruppo di coordinamento condotto dal Dirigente scolastico inoltre deve essere individuata la soluzione più adeguata – conclude il consigliere – non in base alle esigenze della malattia, ma alle necessità e peculiarità del singolo alunno”.