A Natale i ragazzi del Canopoleno pensano ai più bisognosi
A Natale i ragazzi del Canopoleno pensano ai più bisognosi – Natale si è tutti più buoni, anche a scuola. Così anche al Canopoleno, in occasione delle festività natalizie sono stati raccolti un gran numero di giocattoli.
A Natale i ragazzi del Canopoleno pensano ai più bisognosi – Circa 300 e sono stati consegnati dal rettore, Stefano Manca, al Commissario Granpriorale della Delegazione della Sardegna del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) Gian Luigi Arborio Mella di Sant’Elia e a Tonina Cocco, Capogruppo di Ozieri del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta).Tanti i ragazzi coinvolti, che hanno partecipato alla raccolta e all’etichettatura (tutti i giochi consegnati hanno un adesivo con il logo del Canopoleno), tra i quali, Maria Denti, Francesca Loriga e Ludovica Rivetti della 4EA e per la consegna Laura Marceddu, Andrea Moi, Edoardo Mudadu e Nicola Stoccoro della 5A.
I giochi sono stati donati dai singoli alunni, dalle classi, dai genitori, dai professori delle Elementari, Medie e Licei; dal personale di segreteria e ATA; alcuni sono arrivati da persone esterne alla scuola che, avendo saputo dell’iniziativa, hanno voluto consegnare al Convitto il loro contributo.
Nei prossimi giorni i giocattoli verranno consegnati agli Istituti di accoglienza per minori individuati che sono: Casa Santi Angeli, Rifugio Gesù Bambino, Casa di Accoglienza delle Suore Poverelle di Bergamo, Casa accoglienza Fiore di Loto di Sant’Orsola e Sorso e, data la grande quantità di giochi raccolti, anche al reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale di Sassari.
“Non avevamo dubbi che i nostri allievi e le loro famiglie, ma anche tutta la nostra comunità scolastica, aderissero numerosi a questa iniziativa- ha spiegato il rettore del Convitto Nazionale Canopoleno, Stefano Manca- che dimostra per l’ennesima volta quanto sia importante continuare a divulgare i valori della solidarietà e della vicinanza nei confronti di chi si trova in situazioni di difficoltà. La nostra scuola, tutta, ha risposto presente.”