«Dispiace che certi esponenti politici, anziché informarsi presso la Direzione Aziendale o attingere dalle fonti dirette – afferma Marcello Acciaro – distorcano la realtà o ricerchino la “spettacolarizzazione” per poi prendersi meriti che non hanno. Creano un danno enorme all’azienda e ai professionisti che ci lavorano.
Chi ricopre ruoli di responsabilità questo non se lo può permettere. Creare allarmismo sui malati, sui loro bisogni e sui loro familiari è una cosa inaccettabile. Il momento è difficile e la sanità è in crisi in tutta Italia dopo il disastro del Covid. Stiamo faticosamente cercando di trovare nuove soluzioni proprio guardando in faccia i malati. Ci vorrà un po’ di tempo, pazienza, comprensione reciproca. Ma questi attacchi strumentali fanno solo danno».
«Nella struttura tutte le operazioni vengono svolte nel rispetto del paziente oncologico, considerando la sua fragilità anche emotiva e le sue difficoltà generali. Gli spazi a disposizione per i trattamenti non sono diminuiti: abbiamo dieci postazioni dedicate – spiega il Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia, Salvatore Ortu – di cui nove per il day hospital e una per le terapie ambulatoriali.
Il numero dei trattamenti è in crescita: probabilmente entro la fine dell’anno toccheremo quota 4000 rispetto ai 3400 del 2021, con una media di 16 ricoveri giornalieri dal lunedì al venerdì (vicini alla capienza massima dei 18 consentiti dalle normative per la nostra struttura).
Nessuna terapia viene svolta se il paziente non si trova all’interno degli spazi dotati delle attrezzature sanitarie; per quanto riguarda le sale d’attesa c’è da specificare che dopo il Covid alcune sedie sono state spostate all’esterno per evitare assembramenti. Il personale chiede agli accompagnatori di dare priorità ai pazienti: in tanti dimostrano sensibilità, ma capita a volte che ciò non avvenga e da questo equivoco possono crearsi situazioni di parziale disagio per gli utenti».
Per quanto riguarda i referti degli esami istologici «nell’Oncologia della Asl afferiscono pazienti da altre strutture sanitarie e su quegli esami non possiamo dare una garanzia sulle tempistiche, mentre abbiamo riscontrato che i nostri referti, ad eccezione di qualche singolo e sporadico caso dettato da situazioni contingenti, rientrano perfettamente nei tempi tecnici previsti dalle diagnosi complesse».
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