AIPD Oristano: “Verso il lavoro”
L’Associazione Italiana persone Down, presieduta da Clara Doni, con l’appoggio della Fondazione San Zeno, ha creduto che fosse possibile dare un impulso per l’inclusione lavorativa e per il cambiamento della nostra comunità. In questo contesto e con queste
premesse lunedì 19 dicembre al Mistral 2 si è tenuto il convegno di presentazione del progetto “VERSO IL LAVORO”
AIPD Oristano: “Verso il lavoro”- Questo è rivolto a 23 persone con sindrome di Down attraverso un percorso finalizzato all’acquisizione di competenze professionali e di autonomia. Si deve riflettere che, sottolinea Massimo Serra, coordinatore del progetto, “l’autonomia non deve essere vista solo come una serie di cose che io so fare ma deve essere più un modo di stare al mondo, una autonomia riconosciuta dalla società, sono adulto se vengo riconosciuto come tale”.
Si è continuato sviluppando ed elencando ancora i punti salienti: la creazione e costituzione di una equipe multiprofessionale, composta da educatori e formatori, la predisposizione di piani personalizzati di autonomia e formazione professionale e un percorso di formazione
mirato e successivamente, il passaggio più importante, dove per 8 di loro verrà avviato un percorso finalizzato all’attivazione di stage e tirocini presso una rete di aziende.
Molto importante l’intervento del delegato di Poliste, Andrea Lorenti, che ha dato risalto al fatto che queste tipologie di progetti “coniugano politiche sociali e politiche economiche, sviluppano, valorizzano ed enzimano fasce di persone che potrebbero essere non attive, che paradossalmente potrebbero essere un peso per la collettività” ma che diventano risorsa per la comunità.
Presente anche lo IAL Sardegna con un intervento tenuto dalla direttrice Barbara Melis e dell’agenzia per il lavoro sardo, ASPAL, con la responsabile del servizio di collocamento mirato della sede di Oristano. Si è parlato di formazione e delle nuove modalità di tirocinio
presenti oggi.
La forza e la bontà del progetto si evince anche dalla testimonianza di Roberta Sanna, la responsabile del Mistral 2, che ci ha raccontato come “avere dei lavoratori con SdD crea nelle persone una modifica nei comportamenti, iniziano a rendersi conto di tutta una serie di cose che prima non notavano e questo ha creato un miglioramento nei
rapporti interpersonali.” Si è fatto cenno durante la mattinata anche ad una iniziativa, al sogno dell’associazione, che è la Cittadella di Sili. Una comunità inclusiva, luogo di incontro dove tutti possano vivere e lavorare ed integrarsi con le persone con SdD in ogni ambito della vita sociale. Presente anche il comune, sempre attento a queste iniziative, attraverso
l’assessora alle attività produttive Rossana Fozzi.
Si è continuato nel pomeriggio con un workshop aperto alle aziende presenti che è servito per capire i bisogni del territorio e ciò che le stesse possono dare ad esso, creando un tavolo di discussione sul lavoro e su chi ruota intorno.
In conclusione “Ciò che cerchiamo di fare può essere fatto solo se esiste un discorso di comunità, l’unico modo di sopravvivere al mondo oggi. Senza può esistere un futuro possibile?”